CORIGLIANO-ROSSANO – Negli ultimi giorni a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno abbiamo praticamente affidato la direzione del nostro giornale a Jacopo Ortis. E, dal momento che in Letteratura italiana Ugo Foscolo per noi viene ai primi posti, ne siamo stati davvero ben felici.

Battute erudite a parte, dopo aver pubblicato una prima lettera arrivata su una delle nostre caselle e-mail (che potete utilizzare sempre: direttore@altrepagine.it; redazione@altrepagine.it), a cascata ne sono arrivate diverse altre, che abbiamo puntualmente pubblicato. Contribuendo così a creare un vivacissimo dibattito a più voci e con posizioni diverse e diversificate. Dibattito che, come accade di questi tempi, s’è auto-condito di polemiche e anche di qualche pacata riflessione (poche in verità: peccato!), condivisibile o meno da parte del resto della piazza social.

Il popolo ci legge assiduo e numeroso, partecipa, e qui da noi è protagonista a differenza d’altri luoghi nei quali protagonisti sono solo i potenti d’ogni risma ed il popolo è soltanto uno spettatore, nemmeno tanto considerato.

Ad essere fatti oggetto della discussione di quest’inizio anno, il concertone in piazza di Max Pezzali organizzato dal Comune di Corigliano-Rossano nella notte di Capodanno, e, soprattutto, la figura del sindaco della città, Flavio Stasi.

Proviamo a tirare un po’ le “somme”.

C’è chi lo “ama” – e sono tanti – chi lo “apprezza” (altrettanti) e chi lo “odia” o lo “detesta”, questi ultimi nettamente meno degli altri stando a chi ha deciso di partecipare a una discussione che s’è accesa in modo spontaneo e naturale e di cui il nostro giornale è stato semplicemente lo “strumento”, una vera e propria “valvola di sfogo”.

Ne usciamo tutti ben consci.

A cominciare ovviamente proprio dal sindaco Stasi. Il quale, come tutti sanno, in primavera si ricandiderà alle elezioni per essere confermato.

A continuare da quanti, con diverse “etichette” partitiche, civiche, comunque politiche, dentro il Consiglio comunale o fuori da esso in questi quattro anni e mezzo d’amministrazione Stasi ne hanno – a loro dire – animato l’opposizione. Né «consapevole»«costruttiva», per usarne solo un paio delle insignificanti locuzioni usate in questi anni da certuni consiglieri comunali. I quali, a nostro parere d’attenti osservatori, non meritano d’essere confermati in quel ruolo qualora vi si ricandidassero alle prossime elezioni, perché non hanno svolto nessun’attività di controllo sull’operato dell’amministrazione ch’è la loro fondamentale – se non l’unica – tra le loro funzioni.

Funzione ch’è stata esercitata da un ristrettissimo settore del mondo dell’informazione locale, minoritario rispetto ai ben più ampi settori locali dello stesso mondo che però hanno scelto d’essere “animali di compagnia” dei poteri locali (non solo delle amministrazioni pubbliche), declinando proprio a quella ristrettissima minoranza il necessario ruolo di “cani da guardia” di quei poteri.

Ricambiamo gli auguri di buon anno nuovo a coloro i quali ci hanno scritto, e li condividiamo volentieri con gli “oppositori” del sindaco Stasi che crediamo quest’anno ne abbiano più bisogno di chiunque altro. Auguri a tutti. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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