La storia della rievocazione storica della visita del 1891 a Corigliano del “re” Vittorio Emanuele III… che nel 1891 non era re!

CORIGLIANO-ROSSANO – Quella che vi raccontiamo oggi è la storia d’una “bella” delibera della giunta municipale di Corigliano-Rossano “sfornata” dall’esecutivo del sindaco Flavio Stasi (nella foto, a destra dell’assessore Costantino Argentino). Un atto pubblico prodotto da un ente pubblico che può definirsi ad personam, o meglio ad societatem.

Si tratta della Delibera numero 7 del 29 gennaio 2024 – approvata, quindi, poco più d’una settimana fa – avente ad oggetto “Bando per la realizzazione di Eventi di rievocazione storica – “La visita del Re Vittorio Emanuele III di Savoia a Corigliano avvenuta nel 1891” – pubblicato dal Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo, Servizio 2 – Attivazione partenariato e partecipazione al bando”.

Una delibera che parte da un grossolano falso storico:

nel 1891, infatti, il re d’Italia era Umberto I, padre di Vittorio Emanuele III il quale era principe di Napoli assumendo il regno 9 anni più tardi, nel 1900, a seguito dell’assassinio del padre, la sera del 29 luglio proprio di quell’anno, a Monza, da parte dell’anarchico Gaetano Bresci.

Altro che il monarchico Stasi che si spaccia per «uomo di sinistra»!

L’insigne “storico” coriglianese Costantino Argentino, colui il quale della giunta Stasi è l’assessore di gran lunga più importante, il 31 ottobre del 2022 dichiarava:

«Senza memoria storica una comunità perde la sua identità, seguendo questa linea abbiamo deciso di creare questo grande evento, che è storia e memoria, la rievocazione della visita del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, avvenuta nel dicembre 1891.

Un momento di grande impatto visivo per ritrovarci nel ricordo e fare di un momento passato un momento di incontro come collettività. Un evento che, per la sua valenza, saprà attrarre visitatori e coinvolgere l’intero territorio».

Costantino, quel giorno, annunciava quel che era in programma pochi giorni dopo, esattamente domenica 6 novembre 2022, al Castello ducale:

la rievocazione storica della visita del principe di Napoli Vittorio Emanuele III di Savoia, appunto.

Fatto effettivamente avvenuto, esattamente l’11 dicembre del 1891. Fatto storico certamente pubblico, ma si trattò d’una visita privata che l’allora erede al trono fece al barone di Corigliano Francesco Compagna.

Una foto del fatto storico

Spogliandosi degl’imbarazzanti panni di “storico” e tornando a indossare quelli del Pr delle discoteche – che è quello che ha sempre fatto – Costantino annunciava quello «spettacolo di luci, festa e antichi richiami, imperdibile, che sarà riprodotto domenica con attori professionisti accompagnati da musicisti e sbandieratori, coi costumi realizzati da maestri sartoriali sulla linea degli abiti dell’epoca».

Ad organizzarla fu un’agenzia d’eventi e spettacoli di Cosenza, la “Piano B” Srls, la stessa agenzia che sta organizzando praticamente tutti gli eventi e spettacoli del Comune di Corigliano-Rossano, dal “Co.Ro. Summer fest” al “Presepe di ghiaccio”, passando per tutti gli altri.

La “Piano Bè una società asso pigliatutto a Corigliano-Rossano proprio perché l’assessore agli Eventi e spettacoli, Costantino of course, è ben ammanicato in affari proprio in quel di Cosenza col suo potente “protettore” politico-istituzionale, ma non con un «uomo di sinistra» come Stasi, bensì col consigliere regionale di Forza Italia Pierluigi Caputo, legatissimo al presidente forzista della Regione Roberto Occhiuto!

Alle spese dell’11 dicembre 1891, il Comune di Corigliano contribuì con 4 mila lire, mentre quanto abbia speso la famiglia Compagna nessuno lo sa, benchè sia noto che proprio da allora il bilancio del casato baronale ebbe di che soffrirne vita natural durante, ma questa è (un’altra) storia.

Vediamo, invece, com’è andata di questi tempi sotto il baronato Stasi&Argentino.

Il Ministero dei beni Culturali, con Decreto del 5 luglio 2022, approvava il progetto di rievocazione storica della “Piano B” presentato in partenariato col Comune di Corigliano-Rossano.

Il 6 novembre dello stesso anno la rievocazione andava in scena.

E “soltanto” 3 mesi più tardi – per l’esattezza il 29 gennaio 2023, con protocollo del Comune numero 11943 – la “Piano B” faceva pervenire la nota contenente la proposta dell’evento tenutosi 3 mesi prima!

Con la premiata giunta Stasi&Argentino che ha accolto la proposta 1 anno e 3 mesi dopo!

Già, proprio lo scorso 29 gennaio con la post-datata Delibera numero 7!

Il tutto è finalizzato a far incassare alla “Piano B” 20 mila euro sborsati dal Ministero della Cultura – sulla base d’un falso storico! – mentre il co-finanziamento del Comune ammonta a 5 mila euro, che, come “recita” la delibera, «afferiscono a voci prestazionali coperte con conferimenti in natura che non necessitano d’alcun impegno di spesa, essendo determinabile solo a rendiconto sulla base delle prestazioni rese dal personale». direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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