CORIGLIANO-ROSSANO – Quando mancano appena due mesi e mezzo alla formale presentazione delle candidature a sindaco e delle liste di candidati al Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, ancora, in vista dell’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno, nella grande città jonica l’unica scontata certezza è la ri-candidatura del sindaco in carica Flavio Stasi (foto) per la sua conferma.

Già, anche se le “acque” d’una politica piuttosto stagnante ultimamente si stanno un po’ agitando o intorbidendo, a seconda dei punti di vista.

Ne abbiamo ampiamente scritto in questi ultimi giorni (leggi QUI e QUI), perché dagli ambienti delle coalizioni in fase di formazione ed intenzionate a competere elettoralmente – che potrebbero essere 3 – cominciano a filtrare notizie molto meno confuse rispetto ai mesi scorsi. E questo è certamente un piccolo passo avanti, ma pur sempre un piccolo passo.

Quasi pacifico, oramai, che si possa parlare di “ex coalizione di Centrodestra” in riferimento ai partiti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, alleanza di governo nazionale, regionale e provinciale, che a Corigliano-Rossano da qui a poco potrebbe far registrare la defezione di Forza Italia e il suo ingresso nel cosiddetto “terzo polo” in fase di costituzione tra Azione e Partito democratico col supporto di movimenti civici.

Il segretario cittadino di Forza Italia Giuseppe Turano e il senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani

“Ricapitolando”, all’appuntamento elettorale arriverà di certo il sindaco Stasi con la propria coalizione di movimenti civici, la Destra che potrebbe candidare a sindaco il senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, e, appunto, il “terzo polo” che potrebbe raccogliersi attorno ad un’eventuale candidatura a sindaco del più giovane tra i consiglieri comunali attualmente in carica, Mattia Salimbeni di Azione, il quale sulla “cosa” si mostra comunque assai prudente.

Il consigliere comunale di Azione, Mattia Salimbeni

E poi c’è l’outsider civico Domenico Piattello, il quale ha già annunciato la propria candidatura a sindaco.

L’analisi politica sul presente e sul futuro prossimo

Stando all’attuale “schema”, è d’obbligo un minimo d’analisi sul presente e sul futuro prossimo d’una città di 80 mila abitanti, nata da quell’insensata frettolosa fusione tra le due ex già città di Corigliano Calabro e di Rossano per quella smania di grandezza d’una nuova terra promessa di grandi opportunità per ciascuno e per tutti. Della cui prepotente esistenza, solo e soltanto locale, in oltre 5 anni fuori da qui non se n’è accorto proprio nessuno se si fa eccezione dei restanti comuni della Sibaritide che già avevano Corigliano e Rossano come punti di riferimento in tutto e per tutto.

Partiamo proprio dalle grandi opportunità per ciascuno e per tutti:

tutto è rimasto invariato, in ogni settore della vita economica e produttiva.

Con un’unica recente “novità”:

la richiesta da parte d’un colosso industriale multinazionale – e la contestuale, ma osteggiata, concessione da parte di chi ne ha il potere – di buona parte dell’area portuale per uno stabilimento produttivo d’alta specializzazione con una fumosa promessa di qualche posto di lavoro che potrebbe interessare la cittadinanza autoctona o indigena, come preferite.

Di queste “novità” ne potremmo elencare a decine del passato remoto e prossimo, e tutti sanno come sono andate a finire…

L’amministrazione del sindaco Stasi non è andata oltre la “gara” ingaggiata ora con Cosenza ora con Crotone per far vedere d’avercelo “più lungo” in fatto di concertoni musicali costati l’ira di Dio, in una terra povera anche di spirito, se lo spirito è proprio quello di cotali e cotante “gare” con Cosenza capoluogo di provincia «adesso più piccola di noi» o con Crotone ch’è il capoluogo di provincia più povero (di reddito pro-capite, oltre che di spirito) d’Italia.

Un’amministrazione… dell’ordinaria amministrazione e dell’ordinaria manutenzione, “settori” in cui il più delle volte ha saputo distinguersi, così come s’è distinta negli annunci di lauti finanziamenti esterni “intercettati” per questo, quello e quell’altro, ma di questo, quello e quell’altro s’è visto assai poco rispetto alla propaganda dei plastici, delle planimetrie e delle volumetrie somministrate quotidianamente per quattro anni e mezzo ai cittadini a mezzo Facebook e social media vari.

Insomma, l’amministrazione Stasi non è stata per niente e per nulla “rivoluzionaria” come i suoi tifosi senz’arte né parte vorrebbero far credere, da ultimo il segretario regionale (!!!) dei Verdi, Giuseppe Campana, il quale, presentando su Facebook una tifosa a prescindere come lui, scrive che questa le ha detto «dì a Flavio Stasi che sono con lui e che, anche se non lo vedo dal giorno che è stato proclamato sindaco, continuerò a sostenerlo perché il progetto era quello di avere un primo cittadino che amasse questa città e non di un “politico” a disposizione degli amici degli amici», perché l’unica differenza coi sindaci del passato è che gli amici sono cambiati e quegli amici hanno altri amici!

Ad ogni buon conto, “…dati causa e pretesto, le attuali conclusioni…” per citare Francesco Guccini nella sua “Avvelenata”, la politica di destra, di centro, di sinistra, civica e terzopolista, rischia di proporre e magari di far eleggere “un altro” Stasi e non un sindaco vero, ch’è quel che manca a questa grande città rimasta fuori da ogni binario.

Squilla il telefono di AltrePagine: è un dirigente del Pd. Che dice…

Ed è forse per questo che nelle ultime ore ci ha chiamati, per uno sfogo politico davvero autentico, un importante dirigente del Partito democratico che in passato ha avuto un altrettanto importante ruolo amministrativo. Che ci domandava, o meglio retoricamente s’interrogava, sul silenzio assoluto in cui si sta trincerando il segretario cittadino del suo partito, Franco Madeo, nell’attuale dibattito pre-elettorale.

Secondo lo stesso dirigente, infatti, Madeo sarebbe impegnato in una tacita politica dilatoria rispetto alla collocazione e al ruolo che potrebbe assumere il Pd in vista dell’appuntamento elettorale, e ciò starebbe già provocando un fuggi fuggi d’esponenti dello stesso Pd verso le liste civiche di Stasi ovviamente senza simbolo del Pd. E, chiaramente, il dirigente che ci ha chiamati al giornale non si riferisce affatto ai già molto noti stasiani del suo partito… direttore@altrepagine.it        

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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