Azione potrebbe proporre al Partito democratico e a Forza Italia il nome del (suo) più giovane consigliere comunale in carica. Sono ore e giorni frenetici d’incontri e di riunioni

CORIGLIANO-ROSSANO – È trascorso poco meno d’un mese da quel 16 gennaio, ma sembra essere passata un’era geologica.

La “candidatura abortita” della Straface

Quel giorno di metà gennaio, infatti, l’ufficio stampa del senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani trasmetteva agli organi di stampa una e-mail con l’invito – a nome dell’allora coalizione di Centrodestra, Fratelli d’Italia-Forza Italia-Lega – a una conferenza stampa che si sarebbe dovuta tenere pochi giorni dopo, il 20, per «importanti comunicazioni politiche».

Pochi minuti dopo, però, una seconda e-mail faceva seguito a quell’invito, annullandolo. Annullando quella conferenza stampa nella quale, secondo le indiscrezioni da noi riportate e da nessuno mai smentite, sarebbe stata ufficializzata la candidatura a sindaco della consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface (leggi QUI).

La Straface e Rapani: le strade di Forza e Italia e Fratelli d’Italia in città si dividono?

Un’era geologica, con la Straface ed altri che facevano saltare il rocambolesco “piano Rapani”. Un piano frettoloso e politicamente da dilettante allo sbaraglio, animato da una doppia “ansia da prestazione”:

quella di voler “guidare” una coalizione politica, ma di non saperlo fare, e quella di dare finalmente un candidato a sindaco al popolo di Centrodestra della grande città jonica.

Il “piano Rapani” fu fatto saltare dalla Straface, la quale rivendicava “garanzie” per una sua eventuale candidatura – ad oggi “abortita” (leggi QUI)ma anche da altri, che, forse proprio assieme alla Straface, erano impegnati su un fronte alternativo sì al sindaco in carica Flavio Stasi ricandidato per la conferma, ma alternativo anche allo stesso Centrodestra.

Giuseppe Graziano

Il “terzo polo” del Generale Graziano: potenziali alleati di Azione, il Partito democratico e Forza Italia

Si scrive Giuseppe Graziano, si legge Il generale ed è il consigliere regionale di Azione, nonché padre e padrone in città del partito di Carlo Calenda di cui da una decina di giorni in qua è persino commissario cittadino, organo monocratico che ne conferma l’esserne padrone.

Graziano è spalleggiato dai 5 consiglieri comunali di Azione – Vincenzo Scarcello, Gennaro Scorza, Mattia Salimbeni, Rocco Gammetta e Antonio Cassano – e dal movimento civico “Corigliano-Rossano Domani” che con Azione è oramai un tutt’uno e che annovera tra i suoi l’ex vicesindaco Claudio Malavolta e l’ex assessore Giovanni Palermo, già esponenti della giunta Stasi unitamente ai consiglieri dell’allora maggioranza-Stasi, vale a dire Salimbeni, Gammetta e Cassano.

Ed è proprio Graziano che sta tessendo la tela del “terzo polo” alternativo a Stasi e – a quanto pare – anche alla Destradestra di Fratelli d’Italia e Lega. Che potrebbero essere mollati da Forza Italia, i cui esponenti sembrano guardare sempre con maggiore interesse proprio al “terzo polo” fondato dal Generale. Che vede già interessato il Partito democratico, con i cui dirigenti Graziano si sta incontrando proprio nell’ottica d’una coalizione Azione-Pd-Forza Italia, non escludendo movimenti civici attratti da tale prospettiva politica.

Pochi giorni fa, in un’intervista, Il generale dichiarava:

«Al momento opportuno sveleremo chi sarà il candidato a sindaco, e credo manchi davvero poco».

Va da sé che lui sicuramente un nome in testa ce l’ha.

L’ex ministro Carlo Calenda e Mattia Salimbeni

L’indiscrezione delle ultime ore

Il pifferaio magico che spiffera ad AltrePagine proprio in queste ore sibila il nome del più giovane tra i consiglieri comunali attualmente in carica, vale a dire Mattia Salimbeni, 26enne, da poco laureatosi in Giurisprudenza, attento e brillante nella sua attività consiliare espletata nella propria prima esperienza politico-istituzionale per la quale nel 2019 venne eletto (con una messe di voti provenienti soprattutto da elettori di Forza Italia) nella lista civica di “Corigliano-Rossano Domani” e nella coalizione del sindaco Stasi, prima di passare all’opposizione del primo cittadino e tra le file politiche del partito di Azione.

Il giovane sindaco Stasi, oggi 40enne, venne eletto che di anni ne aveva 35. La sua esperienza politico-amministrativa non conosce mezze misure nel giudizio virtuale dei cittadini di Corigliano-Rossano, quel giudizio cioè senza seggi ed urne aperte – c’è chi l’apprezza e chi la detesta – ma il suo tratto distintivo è stato quello d’avere ringiovanito anagraficamente la figura al vertice del Comune.

L’ipotetica idea del Generale Graziano – che sarebbe condivisa dal resto dei rappresentanti di Azione e dal movimento “Corigliano-Rossano-Domani” – è in linea proprio con quel tratto distintivo del sindaco attualmente in carica, cui il “terzo polo” si propone come alternativa politico-amministrativa.

L’intervento di Salimbeni in una recente assemblea pubblica del nascente “terzo polo”

Sono e saranno ore e giorni frenetici d’incontri e di riunioni.

Azione proporrà ai potenziali alleati il nome di Salimbeni?

E se sì, come valuteranno la proposta il Partito democratico e Forza Italia?

Avranno proposte alternative?

Sono tutte domande che troveranno ognuna la sua risposta assai presto. Sì, perché il tempo verso le elezioni dell’8 e 9 giugno scorre inesorabilmente e alla presentazione dei candidati a sindaco e delle liste dei candidati consiglieri ad essi collegate mancano un’ottantina di giorni scarsi.

Nella giornata di ieri, frattanto, c’è chi la propria candidatura a sindaco l’ha “ufficializzata”.

Si tratta dell’outsider Domenico Piattello, presidente dell’associazione “Italia nel cuore”:

«Ho deciso di candidarmi in quanto ritengo che la nostra città di Corigliano-Rossano abbia la necessità di poter sviluppare idee e progettualità nuove.

In questi ultimi anni, da quando ho fondato insieme ad altri amici l’associazione “Italia nel cuore”, ho lavorato tantissimo per i cittadini di Corigliano-Rossano. Ho cercato, nel mio piccolo, di risolvere piccoli e grandi problemi legati alla vita quotidiana, il più delle volte risolvendoli.

La gente ha avuto modo di conoscermi e apprezzare il mio impegno e la mia serietà.

Ecco perché ho deciso di mettermi in gioco. Questa mia candidatura vuole essere una grande opportunità per tutti quei cittadini che non hanno voce, tutti quei cittadini che non sono stati ascoltati in questi anni dall’amministrazione comunale in carica». direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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