CORIGLIANO-ROSSANO – I sorrisi, l’entusiasmo, il futuro, li potete chiaramente scorgere dai volti dei presenti all’apertura della gigantesca sala conferenze di Flavio.
Un dato:
vittoria sarà.
Baffa e Fusaro – i candidati di punta – erano disinteressati spettatori, coinvolti a più non posso dal programma elettorale di Flavio.
Amici e sostenitori senza un secondo fine, gente che vede la politica come spirito di servizio puro e lindo. Candidature spontanee, appassionate e sincere, ma il vero assente della serata è stato l’ospite d’onore tanto atteso, annunciato in pompa magna, che poi ha dato il benservito a tutti:
non c’era infatti, ieri, in Via Nazionale, Tonino Pinqua.
Tanti giovani ragazzi hanno atteso per ore l’arrivo di Zio Tonino il pinquatore, ma niente, è stato avvistato solo in serata all’università di Yale. Tonino era in giacca e cravatta ed illustrava tramite le slide power pinqua i progetti messi in campo dall’amministrazione del buon Flavio. Ed i poveri pinqua boys mestamente delusi ad ascoltare Stasi raccontare di come ha pinquato. Senza Tonino non è stata la stessa cosa, ed ecco allora spiegata la tristezza nei volti dei presenti.
La prossima volta Stasi ha promesso di spiegare i tempi e i modi della pinquata, anche perché ci risulta che la Corte dei Conti, sollecitata da un noto legale di Rossano Centro, abbia chiesto lumi sulla cosa. Vedremo.
Quindi concludiamo con due frasi fatte, anzi strafatte;
“Quando il gatto non arriva all’UVA dice che è acerva”, però alla fine si mette in aspettativa e si candida. E poi diciamo che ieri “La festa è stata a metà”, anzi è stata una MEZZAFESTA, potenza dei magazzini, o del calcetto, boh.
Lettera pinquata
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