Tra i protagonisti dell’“operazione” l’ex sindaco rossanese Caracciolo “mentore” dell’attuale primo cittadino e la consigliera comunale Zangaro. Ecco come si sono prodigati

La storia che vi raccontiamo oggi comincia a cavallo delle ultime festività natalizie, viene organizzata a gennaio e culmina lo scorso 25 maggio.

Con una delibera della giunta comunale del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che affida la gestione, in collaborazione col Comune, di Villa Labonia nel cuore del centro storico rossanese. 

A chi? 

A un consorzio di 13 associazioni culturali rossanesi di cui è capofila “Rossano Recupera” presieduta da Gino Campana, ma fondata dall’ex sindaco rossanese Tonino Caracciolo che ne è il leader riconosciuto. E Caracciolo – è cosa arcinota – è il “mentore” politico proprio del sindaco Stasi, all’elezione del quale nel 2019 ha dato un importante contributo con la lista del movimento “Corigliano-Rossano Futura” che si riconosce nelle sue posizioni e che conta ben 3 consiglieri comunali, tra i quali la presidente del Consiglio comunale stesso. 

Nella foto d’apertura Villa Labonia durante una serata musicale, qui sopra uno scorcio della sua bella vegetazione

Pure le altre 12 associazioni sono “amiche” del sindaco:

tra le “più amiche” s’annoverano “Terra e Popolo” fondata anni addietro proprio dall’attuale primo cittadino a sua immagine e somiglianza, e “SosteniAmo” (il nome è tutto un programma…) fondata da Graziella Colamaria, che la presiede, appena dopo l’elezione di Stasi da lei sostenuto assieme agli altri componenti del sodalizio.

Ma c’è di più: 

del consorzio fa parte pure “Luce”, associazione culturale composta da cultori ed amanti della fotografia, presieduta da Luigi Graziano, che nel suo direttivo vede persino la presenza d’una consigliera comunale della maggioranza-Stasi, Liliana Zangaro.

Il consorzio delle 13 associazioni, da quanto è scritto nella delibera, avrà sede proprio nei locali della villa, che sarà – così riporta l’atto – la “Casa delle associazioni”.

Il “caso” era stato sollevato ante litteram, proprio a gennaio, dall’“Osservatorio permanente Corigliano-Rossano”, che lo scorso mese di gennaio aveva scritto un post ironico quanto eloquente sulla pagina Facebook “Parola ai cittadini – Città di Corigliano-Rossano”. 

Nello scritto di 6 mesi or sono si faceva riferimento alla pubblicazione del bando pubblico per la gestione di Villa Labonia ed ai suoi tempi strettissimi per elaborare le proposte progettuali da parte dei soggetti che fossero stati eventualmente interessati. 

Torniamo alla consigliera Zangaro. Già prima che uscisse il bando, infatti, sempre a gennaio, la rappresentante istituzionale si prodigava ad avvisare i “suoi”:  

«Questa è determina approvazione atti, poi esce il bando subito dopo. Le associazioni in rete presenteranno progetto che ricomprenderà anche il nostro. Mi sono sentita con Caracciolo e nei prossimi giorni si formula la proposta».

La consigliera comunale “stasiana” Liliana Zangaro

Qualche giorno dopo la Zangaro tornava alla carica:

«Ci siamo. Tonino Caracciolo nei prossimi giorni si coordinerà con i referenti delle varie associazioni per formulare la proposta progettuale condivisa, scade il 25».

L’ex sindaco rossanese Tonino Caracciolo

E a chi le faceva notare l’“inopportunità politica” della partecipazione, la consigliera rispondeva:

«Imbarazzo in una procedura aperta? 

Sono tante le associazioni ed esistono da anni, perché penalizzarle?
E poi, come mai solo ora questo rilievo?

Se il progetto piace si premia, se non è valido verrà bocciato. La coscienza è pulita». 

La Zangaro d’altronde fu eletta con la lista “Corigliano-Rossano Pulita”, di cui è portavoce…

Il sindaco Flavio Stasi abbraccia Caracciolo

Morale “della fragola”, come dice qualcuno: 

i soggetti partecipanti al bando pubblico sono stati due soltanto, il consorzio stasiano da una parte e la Scuola per l’infanzia paritaria “Ci.Me.L” dall’altra, ma quest’ultima ha poi formalmente comunicato in Municipio la propria rinuncia… direttore@altrepagine.it