Ieri, in udienza preliminare, il pubblico ministero Stefania Paparazzo ne ha richiesto la formale acquisizione per “assicurare” a processo i 22 indagati

CATANZARO – In 22 rischiano d’andare a processo nell’ambito della maxi-inchiesta anti-‘ndrangheta ed antidroga “Gentlemen 2” (tutti i nomi) condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, che il 5 giugno dell’anno scorso li aveva visti destinatari d’una corposa ordinanza applicativa di misure cautelari eseguita dalla guardia di finanza su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale catanzarese.
Ieri, in quello stesso Palazzo di giustizia, è cominciata l’udienza preliminare nei confronti dei ritenuti appartenenti alla presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico su scala internazionale ed intercontinentale facente capo alle famiglie di ‘ndrangheta degli Abbruzzese e dei Forastefano di Cassano Jonio, con addentellati a Corigliano-Rossano, a Cosenza e a Francoforte, in Germania.
La droga – ma anche armi – avevano infatti come destinazione finale la Sibaritide, secondo la ricostruzione dei magistrati della Procura Antimafia.
Ieri, il giudice per l’udienza preliminare Fabiana Giacchetti ha dato parola al pubblico ministero Stefania Paparazzo affinché illustrasse le ragioni per le quali ha formalmente richiesto d’acquisire agli atti di “Gentlemen 2” un’attività integrativa d’indagine.
Si tratta di nuove intercettazioni telefoniche e delle ordinanze cautelari relative ad altre due maxi-inchieste anti-‘ndrangheta, quella denominata “Athena” – che dal 30 giugno dell’anno scorso riguarda le stesse famiglie ‘ndranghetiste cassanesi degli Abbruzzese e dei Forastefano – e quella denominata “Reset”, che dal settembre del 2022 riguarda la ‘ndrangheta di Cosenza ed i suoi rapporti d’interscambio con quella della Sibaritide.
Il prossimo 6 maggio il gup scioglierà la riserva posta sulle richieste formulate dal pm a supporto della già avanzata richiesta di rinvio a giudizio dei 22 indagati, richieste alle quali si sono ovviamente opposti gli avvocati difensori. direttore@altrepagine.it