La drammatica incursione nell’abitazione dell’ex direttrice Inps di Trebisacce aveva visto vittime pure la sua badante, colpita e ferita, e un’amica, legata e imbavagliata come l’80enne padrona di casa

ROSETO CAPO SPULICO – Qualcuno dei 4 rapinatori che nel pomeriggio dello scorso 4 agosto hanno agito con violenza e tracotanza nella villetta alla Marina di Roseto Capo Spulico di proprietà dell’anziana E.V., l’80enne già dirigente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale in servizio per anni nella sede Inps di Trebisacce, nel recente passato aveva lavorato proprio in casa della vittima.

E sapeva che la donna custodiva tanti gioielli e un discreto gruzzolo di denaro contante. 

Sembra che abbiano imboccato una pista ben precisa – e già foriera d’un importante risultato – le indagini dei carabinieri della Compagnia di Cassano Jonio, diretti dal capitano Michele Ornelli e coordinati dal sostituto procuratore di Castrovillari Simona Manera, sul drammatico episodio criminale. Che, nella villa dell’attempata donna non autosufficiente, in Via Piano Marino, ha visto vittima non solo e soltanto la padrona di casa, ma anche la sua badante, rimasta ferita dal colpo infertole con un corpo contundente durante l’improvvisa e fulminea incursione nell’abitazione di tre donne e un uomo, tutt’e quattro mascherati. 

Il Tribunale di Castrovillari

Il gruppo di rapinatori aveva legato e imbavagliato l’80enne al fine d’impedirle di chiedere aiuto, mentre la badante era stata colpita con violenza in testa, per sua fortuna non in modo grave benché la donna sia comunque tuttora ricoverata nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. In casa c’era pure un’amica dell’anziana, anch’ella legata e imbavagliata.  

il violento quartetto di rapinatori era riuscito ad arraffare dalla casa una significativa somma di denaro contante e diversi gioielli in oro.

Gli sviluppi delle indagini e i primi tre arresti

Sin dall’inizio gl’investigatori dell’Arma hanno sospettato di conoscenti, o comunque di persone che sapevano che l’anziana custodiva in casa oro e soldi:

tre di esse sono state individuate e già sottoposte a fermo d’indiziato di delitto – si tratta delle tre donne, tutt’e tre straniere di nazionalità georgiana e domiciliate a Trebisacce – ma mancherebbe ancora all’appello dei detective il quarto componente, l’uomo. 

Qualcuna delle georgiane è stata persino trovata in possesso di parte dei gioielli rapinati, riconosciuti dalla vittima come propri e già lei riconsegnati dai carabinieri. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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