Costruttore, progettisti, direttori dei lavori e tecnici comunali, tutti indagati dalla Procura di Castrovillari
MIRTO-CROSIA – Un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procura.
I sigilli sono stati posti a ben 7 villette bifamiliari – quindi 14 unità abitative – realizzate in contrada Fiumarella di Mirto-Crosia. Ad eseguire il decreto, i militari del Nucleo carabinieri forestali di Corigliano-Rossano unitamente ai colleghi degli omologhi nuclei di Castrovillari e di Mottafollone.
Le sette ville erano state realizzate in due momenti distinti:
tre risultano in gran parte finite e quattro in fase di costruzione. Secondo la Procura, la loro costruzione viola le leggi urbanistiche:
le concessioni edilizie, insomma, sarebbero in palese contrasto con le norme, “fuorilegge”.
In particolare, le indagini effettuate hanno consentito d’ipotizzare il rilascio di permessi a costruire in carenza di qualsiasi strumento urbanistico d’esecuzione su terreni d’estensione inferiore a quella per la quale la normativa consente l’edificazione e in area priva di qualsivoglia opera d’urbanizzazione secondaria.
Tutto ciò in violazione alla legge urbanistica della Regione Calabria. La Procura ha perciò formulato il reato di lottizzazione abusiva e la sussistenza di reati contro la pubblica amministrazione. Il valore delle opere sequestrate s’aggira intorno ai 600 mila euro.
Oltre al sequestro, sono stati iscritti nel registro degl’indagati il rappresentante legale della ditta esecutrice dei lavori, due progettisti e direttori dei lavori, e due tecnici comunali all’epoca dei fatti responsabili del Settore urbanistica. A vario titolo dovranno rispondere d’abuso d’ufficio e violazione urbanistica.
La “storia” del terreno in cui sorgono le villette sequestrate riconduce dritto alla famiglia dell’attuale sindaco di Mirto-Crosia, Antonio Russo.
Si tratta infatti d’un lotto ch’era stato vinto ad un’asta del Tribunale di Castrovillari dal figlio del primo cittadino, Francesco Russo, e poi venduto all’imprenditore Giuseppe Grillo. direttore@altrepagine.it