CASTROVILLARI – Lo stesso giorno in cui è fissata l’udienza per il riesame davanti ai giudici del Tribunale di Catanzaro circa la posizione di Salvatore Lagano, il pregiudicato 44enne coriglianese principale indagato per l’omicidio di Cosimo Costa (la vittima nella foto), lo smartphone sequestrato alla vittima, il noto commerciante coriglianese 49enne, sarà sottoposto ad un accurato accertamento tecnico-informatico finalizzato ad estrapolarne i dati relativi a tutte le comunicazioni intrattenute (chiamate, sms, chat, cronologia delle posizioni, foto, video, e-mail ed altro).
L’ha deciso il pubblico ministero Flavio Serracchiani, che assieme alla collega Veronica Rizzaro è uno dei due magistrati inquirenti della Procura di Castrovillari impegnati sul caso.
Giovedì 19 ottobre prossimo, dunque, nell’ufficio di Procura, il pm conferirà l’incarico al consulente tecnico-informatico prescelto, Antonio Francesco Elia di Rende, e nella stessa giornata si svolgerà l’accertamento irripetibile cui il magistrato ha invitato a partecipare, con eventuali loro tecnici-informatici di fiducia, tanto Lagano quanto gli altri due co-indagati, i fratelli Leonardo Campana, di 58 anni, e Franco Campana, di 56, entrambi coriglianesi e noti alle forze dell’ordine (i tre sono difesi dagli avvocati Giuseppe Bruno, Giuseppe Vena, Giacinto D’Urso e Antonio Marino).
Il Tribunale di Castrovillari
Va da sé come tale atto sia finalizzato a far emergere eventuali contatti tra Costa e il terzetto accusato del suo violentissimo pestaggio a sangue avvenuto la notte tra l’8 e il 9 giugno scorsi, che aveva ridotto quasi in fin di vita il commerciante, ricoverato per oltre tre mesi nell’ospedale di Cosenza dove lo scorso 19 settembre è deceduto.
Per il ritenuto omicidio, Lagano è detenuto in carcere a Castrovillari dal 29 luglio quale presunto autore del ferocissimo pestaggio di giugno, mentre i fratelli Campana, suoi presunti complici, al momento sono indagati a piede libero nella stessa inchiesta, già corroborata da intercettazioni telefoniche ed ambientali “mirate” effettuate dai carabinieri in forza alla Sezione operativa del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano diretto dal tenente colonnello Marco Filippi, sotto il coordinamento dei due magistrati inquirenti di Castrovillari.
Le indagini “sul campo” sono condotte dai carabinieri di Corigliano-Rossano
Lo stesso giovedì 19 ottobre prossimo, i giudici della libertà del Tribunale di Catanzaro dovranno valutare la gravità del quadro indiziario a carico di Lagano, in ordine alla misura cautelare in carcere applicatagli dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Biagio Politano. direttore@altrepagine.it