L’imprenditore Papaianni, la presidente del Consiglio comunale Grillo e il giornalista Cristaldi: le ultime tre vittime “eccellenti” d’attentati contro le auto e i possibili moventi

CORIGLIANO-ROSSANO – Per scegliere il momento propizio in cui agire, hanno atteso che davanti e nei dintorni del frequentato Gran Caffè Ariston non circolasse più nessuno.

E, quando il sabato sera coriglianese è lentamente sfumato concedendo tutto lo spazio alla notte, sono piombati in quella traversa che dal centralissimo Largo Caduti di Nassiriya su Via Provinciale conduce sotto il portone di casa del noto imprenditore da “colpire”, Alfonso Papaianni, titolare assieme ai fratelli d’una impresa di costruzioni edili, ristrutturazioni, lavori pubblici e privati.

Registrata l’intera sequenza dell’incendio

Erano in due e in sella a una motocicletta di grossa cilindrata gli azionisti criminali incendiari che, durante la notte tra sabato e domenica scorsi, armati d’una bottiglia di benzina, hanno appiccato il fuoco alla Bmw serie 5 dell’impresario edile.

Entrambi col casco, uno dei due se l’è tolto, ma sotto indossava un passamontagna quando è sceso dalla potente due ruote per aprire lo sportello che custodisce il tappo del serbatoio della berlina per versarvi il quantitativo di liquido infiammabile necessario a dare l’innesco incendiario con quel qualcosa che ha fatto scoccare la scintilla.

E via, di nuovo in sella alla moto ch’è sfrecciata di corsa nelle tenebre d’un sabato notte che poche ore dopo, alla domenica festiva, ha restituito i risultati d’una mattanza incendiaria sia a Corigliano che a Rossano.

Alfonso Papaianni

L’intera sequenza con protagonisti i due delinquenti che hanno agito contro l’auto di Papaianni, andata distrutta assieme a una vecchia Fiat Punto anch’essa riconducibile alla famiglia dell’imprenditore, sono stati ripresi da una telecamera privata di proprietà della stessa vittima, il cui obiettivo era puntato proprio sulla sua Bmw.

Sulla rotonda di Largo Caduti di Nassiriya puntano invece i “potentissimi” impianti di telecamere della video-sorveglianza pubblica, che non funziona…   

I file delle immagini registrate dalla telecamera privata, già da domenica sono in mano ai carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano intervenuti come di rito sul luogo dell’ennesimo atto intimidatorio, che poi hanno verbalizzato la denuncia resa dalla vittima. Quanto quelle immagini potranno essere utili agl’investigatori al fine d’identificare i due incendiari, questo non è dato a sapere. 

Tre vittime “importanti” e tre diversi ipotetici moventi

I detective mantengono il loro ovvio stretto riserbo sulle indagini coordinate dai magistrati della Procura di Castrovillari, ovviamente anche per quel che concerne il movente del danneggiamento di stampo intimidatorio nei confronti dell’impresario. Che potrebbe essere riconducibile a lavori commissionati da privati col cosiddetto “Superbonus del 110%”, settore in cui la ditta di Papaianni è da qualche tempo attivamente impegnata.

D’altronde è proprio in tale ambito investigativo che sarebbero concentrate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Cassano Jonio in relazione ai recenti incendi dolosi addirittura d’alcune villette dei Laghi di Sibari in fase di ristrutturazione proprio col “110”.

Marinella Grillo

Diverso ambito, invece, sembrerebbe celarsi dietro l’incendio della Fiat 500 L della presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, Marinella Grillo, andato in scena quella stessa notte in Via Candiano nel cortile condominiale dell’abitazione della stessa vittima ch’era rientrata da poco a casa, dopo una serata trascorsa assieme a un gruppo d’amici. Lì, però, parrebbe non esservi alcuna telecamera che possa avere eventualmente ripreso e registrato qualcosa.

Il movente dell’atto intimidatorio nei confronti della rappresentante istituzionale cittadina potrebbe essere di natura politica – e qui bisognerebbe decifrarne con esattezza i contorni – ma non è da escludersi affatto una pista di tipo privato relativa ad ipotetici strascichi d’una sua recente brutta vicenda familiare, di cui la stessa non fa mistero avendone fatto riferimento proprio sabato pomeriggio nel corso d’un convegno tenutosi a Palazzo San Bernardino.

Gl’investigatori dell’Arma dei carabinieri che anche in questo caso conducono le indagini, non lasceranno certamente imbattuta alcuna strada finalizzata a dare volti e nomi ai vigliacchi nemici occulti della Grillo. 

Luigi Cristaldi

La notte precedente, a Cassano Jonio, ignoti avevano dato in pasto al fuoco la Volkswagen Polo del nostro collega giornalista Luigi Cristaldi, corrispondente della Gazzetta del Sud, valido e coraggioso cronista di nera e giudiziaria:

qui il caso – sul quale indagano i carabinieri cassanesi alla ricerca d’eventuali registrazioni di telecamere private – è ancora più complicato, perché qui si tratta di ’ndrangheta tout courtdirettore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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