CASTROVILLARI – Quasi un anno fa – era la sera di venerdì 17 dicembre 2022 – Roberto De Rosis, 38enne incensurato residente nella frazione marina di Schiavonea a Corigliano-Rossano, veniva accoltellato sul retro d’un piccolo bar situato lungo Viale Salerno, a pochi passi dal porto nella stessa frazione marinara.

Ferito gravemente, De Rosis riuscì da solo ad allontanarsi e a raggiungere il retro della chiesa dedicata a Santa Maria ad Nives invocando aiuto, mentre l’accoltellatore s’era già dileguato.

L’accoltellato venne soccorso da medici e infermieri del 118 che lo trasportarono nell’ospedale cittadino “Nicola Giannettasio” dove fu operato d’urgenza e salvato da quella ferita all’addome lunga ben 12 centimetri provocatagli da una lama affilatissima.

I carabinieri in forza alla Sezione operativa del Reparto territoriale avviarono immediatamente le indagini, risalirono in men che non si dica al feritore che nelle ore successive, braccato, si recò in caserma a consegnarsi per poi essere rinchiuso in carcere a Castrovillari.

Si trattava del 47enne di nazionalità albanese Erion Beqiri, anch’egli residente a Schiavonea, pluripregiudicato e sotto processo nell’ambito della maxi-inchiesta antidroga “Karaburun” condotta dalla Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro quale organizzatore d’una grossa attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti proprio sulla piazza di Schiavonea.

Movente mai emerso, ma solo ipotizzato

Quel che rimane oscuro del fatto è il movente, mai emerso ma soltanto ipotizzato dal pubblico ministero Valentina Draetta, il magistrato della Procura di Castrovillari titolare dell’indagine ovviamente per tentato omicidio. L’inquirente lo riferì proprio al mondo degli stupefacenti.

Beqiri, questo pomeriggio, al termine del processo con rito abbreviato, è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale castrovillarese, Simone Falerno, alla pena di 5 anni di reclusione.

L’albanese è stato difeso dall’avvocato Antonio Pucci. La vittima s’era costituita parte civile con l’avvocato Daniele Torchiaro. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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