Le parole al vetriolo dell’esponente del partito di Azione che per 15 giorni è stato inconsapevolmente al centro d’un caso di “contrattazione” elettorale…

CORIGLIANO-ROSSANO – AltrePagine l’aveva scritto e riscritto sin dallo scorso 4 marzo (leggi QUI) che Mattia Salimbeni (foto), il candidato a sindaco del cosiddetto “Terzo polo” costituito dal partito di Azione e dai movimenti civici “Corigliano-Rossano Domani” e “Il coraggio di cambiare l’Italia”, sarebbe stato sacrificato come un agnello sull’altare elettorale di Pasqualina Straface, la candidata a sindaca “forte” del Centrodestra “forte” perché “forte” della diretta discesa in campo, in vista della partita delle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno a Corigliano-Rossano, del presidente della Regione nonché vicesegretario nazionale di Forza Italia Roberto Occhiuto.

Dopo 15 giorni, ieri sera “l’agnello” Salimbeni è stato consegnato da Giuseppe Graziano, Il generale, il consigliere regionale di Azione, commissario cittadino e plenipotenziario del partito a Corigliano-Rossano, fedelissimo alleato di Occhiuto. Perché Azione in Regione è con Occhiuto e a Corigliano Rossano non poteva essere affatto diversamente…

«Azione e i movimenti Corigliano-Rossano Domani e il Coraggio di Cambiare l’Italia decidono oggi di fare un passo indietro andando a rinforzare la compagine elettorale del Centro Destra guidata dalla candidata a Sindaco Pasqualina Straface.

Mattia Salimbeni comunica già da ora la sua totale indisponibilità nel ricoprire incarichi istituzionali», hanno scritto in un comunicato gli “amici” di Salimbeni.

Il “Generale” Graziano

Pochi minuti dopo, su Facebook, è stato lo stesso Mattia Salimbeni a “prendere la parola”. E sono parole “al vetriolo” quelle messe nero su bianco sul popolare social network:

«Le regole della politica vorrebbero che “un passo indietro” diventi la base di un accordo elettorale, volto ad ottenere “qualcosa” dalla parte che ne andrà a beneficiare. Ma se queste sono le regole della politica, certamente non sono le mie e mai lo saranno:

faccio un passo indietro, ma dichiaro già da ora la mia totale indisponibilità nel ricoprire qualsiasi altro incarico istituzionale».

Tradotto dal politichese del giovane e inconsapevole consigliere comunale, non vuol dire solo e soltanto che egli non ambisce a fare l’assessore in caso di vittoria della Straface, ma significa che non si candiderà nella lista di Azione (né altrove) per essere rieletto consigliere comunale.

Il “prezzo più basso” per tutti

Il “caso Salimbeni” naturalmente è stato creato “ad arte” per addivenire al “contratto” elettorale di cui AltrePagine ha puntualmente dato conto proprio alla vigilia del «passo indietro». Stipulato tra il Generale Graziano da una parte e il duo di Forza Italia Occhiuto-Straface dall’altra (Corigliano-Rossano, “contratto elettorale” Occhiuto-Straface-Graziano: Azione e Fratelli d’Italia dovranno contendersi il Vicesindaco), a dispetto della “smentita” contenuta nel comunicato del Generale, che ne dà piena conferma:

«Non c’è stata alcuna contrattazione bensì la semplice presa di coscienza che l’unione fa la forza».

La Straface, Occhiuto e Graziano

Sacrificare e scaricare Salimbeni in fondo è stato il prezzo più basso per tutti. Non solo per il Generale, per il “proprio” partito di Azione e per il “proprio” movimento “Il coraggio di cambiare l’Italia”, ma anche per i suoi “amici più stretti” del movimento “Corigliano-Rossano Domani”, l’ex vicesindaco Claudio Malavolta, l’ex assessore Giovanni Palermo ed altri noti personaggi, i quali, proprio assieme a Salimbeni, appena 5 anni or sono, del Generale furono acerrimi “nemici” più che “avversari” perché fedelissimi alleati dell’attuale sindaco Flavio Stasi, il loro attuale unico “nemico” più che “avversario”.

Claudio Malavolta

Cosa “vincerebbero” questi ultimi se la Straface prenderà il posto di Stasi è assai difficile da immaginare…

Giovanni Palermo

Forse si faranno bastare i galloni con le stellette da colonnelli che il Generale avrà loro già regalato… direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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