CORIGLIANO-ROSSANO – In serata ha cominciato a circolare su WhatsApp ed altri social network (per lo più di genitori e studenti) un singolare “comunicato stampa” a firma del dirigente scolastico del Liceo Classico coriglianese “Giovanni Colosimo” di Corigliano-Rossano, Edoardo Giovanni M. De Simone
con riferimento a una notizia riportata nella giornata odierna da AltrePagine (Corigliano-Rossano: terribile scontro tra due prof del Liceo Classico, necessario l’intervento di carabinieri e ambulanza) e da altre 3 testate giornalistiche, citate, così come AltrePagine, dallo stesso preside.
“Singolare” perché tale “nota” (assai stonata, per quanto ci riguarda) non è giunta alla nostra casella e-mail, come, per diritto di replica, in questi casi si conviene. E “singolare” anche per il suo contenuto:
«Nelle ultime ore si sta leggendo su alcune testate giornalistiche di accadimenti avvenuti presso il nostro Liceo Classico.
AltrePagine.it scrive di “vecchie “ruggini” mai sopite”.
Tali notizie, frammentarie e imprecise, non corrispondono alla realtà dei fatti mentre danno adito, con rammarico, a successivi commenti ancora più estemporanei.
Nello specifico lascia sgomenti la superficialità delle informazioni riportate:
l’obiettività delle notizie, infatti, non deve essere mai collegata all’immaginario del giornalista di turno, ma basarsi sull’oggettività dei fatti.
Pertanto, la Scuola si riserva di procedere nelle opportune sedi.
Il dirigente scolastico
Edoardo Giovanni M. De Simone».
Il preside De Simone evidentemente disconosce cos’è il diritto di cronaca, e, sicuramente, avrebbe gradito il “silenzio stampa” sul fattaccio odierno accaduto all’interno del suo istituto scolastico.
Egli, non avendo alcun argomento da opporci in replica, ci contesta l’ipotesi delle «vecchie “ruggini” mai sopite» da noi formulate in cronaca, “addebitandoci” i commenti (dei lettori!) sui social!
Nulla dice, invece, sul fattaccio…
Signor preside, in apertura della nostra cronaca odierna abbiamo citato un suo glorioso predecessore d’un passato assai remoto, Battista Tramonte, fu il nostro preside.
Noi non siamo presidi, ma giornalisti, quindi lungi da noi voler insegnare a lei come si fa il preside, mentre a lei, invece, noi concediamo d’insegnarci come si fa il giornalista!
Un’ultima battuta sulla sua conclusiva minaccia:
proceda pure in tutte le sedi di suo gradimento, ma rispetti chi – per lavoro – ha il diritto-dovere di riportare le notizie, comprese quelle a lei non gradite. direttore@altrepagine.it