È un ottobre caldo per la politica della nuova città di Corigliano Rossano. Nelle ultime ore la temperatura è altissima soprattutto sul versante coriglianese, con indiscrezioni e notizie che corrono, si susseguono e si smentiscono, consumandosi nell’arco d’una giornata. D’altronde, certe fughe in avanti sono destinate a pagare lo scotto della pubblicità. Bruciano, perciò richiedono l’intervento dei pompieri.
Per questa via, l’ex assessore comunale coriglianese Leonardo Antonio Zangaro, ex esponente del Partito democratico, s’affretta a smentire i “lavori in corso” per una sua eventuale candidatura a sindaco nella prossima tarda primavera. Lo stesso definisce «fuorvianti e mirate a creare solo confusione in una fase in cui è necessario un percorso di aggregazione politica e sociale mirato a costruire un nuovo modello di città» le notizie diffuse nelle ultime ore da AltrePagine. Poi l’invito – improvvido – di Zangaro, rivolto «agli estensori dell’articolo in questione»: «consiglio di non deviare la discussione su candidature inesistenti ma di rivolgere il loro sforzo verso una discussione sui contenuti di un programma costituendo della nuova città» dimenticando che si rivolge a dei giornalisti che s’occupano di notizie e non già di programmi politico-elettorali.
Prendiamo dunque atto della smentita di Zangaro, come pure di quella dell’ex sindaco ed attuale direttore del distretto sanitario Jonio Nord Giovanni Battista Genova, il quale, da esponente del Partito democratico, tiene a far sapere di non essere interessato ad alcun percorso politico che sia avulso dalla propria appartenenza al Pd. Ed è proprio del ruolo del Pd che, ultimamente, si discute molto a Corigliano Rossano per via d’una candidatura mai ufficialmente espressa ma praticamente sul red carpet della nomination oramai da tempo: quella di Gino Promenzio, esponente – appunto – del Pd, ma oggi soprattutto leader riconosciuto del comitato civico “Fiori d’arancio” che s’è battuto politicamente per la fusione istituzionale tra i due ex Comuni di Corigliano Calabro e Rossano. Già: apparentemente nessuno ne parla, ma praticamente tutti ne parlano. Compresi Zangaro e Genova, possiamo aggiungere. E – presto o più tardi – arriverà il momento in cui il Pd, Promenzio che ne è esponente insieme ad altri al contempo esponenti di “Fiori d’arancio”, tra i quali il segretario del circolo di Schiavonea Carlo Caravetta, l’argomento, finora tabù, dovranno pur affrontarlo.
Proprio il comitato ”Fiori d’arancio” sabato scorso ha voluto dare una prova di forza, pienamente riuscita, attraverso una partecipatissima festa di piazza (foto) che ha coronato l’inaugurazione della sua sede in Via Nazionale di Corigliano. Che il comitato “Fiori d’Arancio”, unitamente al consimile “IdeaFuturo”, entrambi civici e trasversali ai colori dei partiti politici, si stiano candidando alla guida della nuova città non v’è alcun bisogno di farlo notare in cronaca perché è stato già pubblicamente espresso lo scorso sabato sera. E dalle parti del Pd s’è certamente saputo. Malgrado Zangaro e malgrado Genova…
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