L’assessore comunale: «Dopo il Coronavirus, per ripartire, fatti un selfie»
di Fabio Buonofiglio
Forse è proprio una fortuna (per lui medesimo, in primo luogo) che il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi non lasci granché di spazio politico-amministrativo, e soprattutto mediatico, ai suoi assessori. Prendiamo il caso del meno noto, e – dicono di lui – «il più titolato quanto ad esperienze e competenze maturate». Tiziano Caudullo (foto), l’assessore “alla Città europea”
è infatti laureato in Giurisprudenza ed è manager in progettazione europea, da un paio d’anni responsabile per il marketing e lo sviluppo del Museo diocesano e del Codex cittadino, mediatore linguistico e culturale, parla fluentemente più lingue straniere, vanta esperienze lavorative da team leader in Europa, segnatamente in Inghilterra e Spagna. Ci dicono pure si sia fatto molto valere in quel di Mirto-Crosia, qualche annetto fa, per un progetto di marketing o similare per conto del Comune. Questo per essere brevi, ma non riduttivi, assolutamente.
E sì che ci voleva proprio uno con esperienze all’estero per promuovere un’ovvia, scontata, banale, anzi banalissima iniziativa come quella che ci propina oggi che fa l’assessore già da 11 mesi, mentre davvero pochissimi a Corigliano-Rossano sanno chi egli sia e cosa egli faccia. Già, perché sarebbe stato sufficiente pure uno con una breve esperienza nel bel mezzo del verde d’un parco pubblico, o sulla spiaggia di fronte all’immensità del mare, davanti a un bel panorama di montagna oppure in qualsiasi altro posto per l’iniziativa coriglianrossanese del secolo dopo Cristo, pardon dopo Coronavirus. Un «contest fotografico per rilanciare con creatività la piccola economia».
L’assessore abbraccia Carmen Consoli dopo il suo prezioso omaggio all’artista esibitasi in città a Ferragosto
Noialtri, un po’ allergici ai forestierismi del genere “contest” preferiamo la parola “concorso”. È intitolato «CoriglianoRossanoriparte: dal 1° al 30 giugno si vince con un selfie nei negozi». E spiega, Caudullo: «un selfie dal parrucchiere, mentre si sorseggia un caffè al bar o si recupera la convivialità perduta in questi mesi seduti in pizzeria, rispettando le dovute distanze di sicurezza, si prova e si acquista una t-shirt o un paio di scarpe. Vincono le 20 immagini che ottengono più like. In palio buoni da 50 euro da spendere nelle attività aderenti: l’iniziativa ha come obiettivo quella di risvegliare, attraverso la partecipazione creativa di tutti, le piccole attività che il Covid ha costretto alla chiusura. Per poter partecipare al contest i partecipanti dovranno scattare o scattarsi una foto coi loro acquisti o il servizio acquistato, con qualcosa che identifichi l’attività in cui si è effettuato l’acquisto, ad esempio la busta, l’insegna, la vetrina o un bigliettino; condividere la fotografia sul proprio profilo di Instagram o di Facebook inserendo nel commento dell’immagine l’hashtag #coriglianorossanoriparte».
Il concorso fotografico patrocinato dall’amministrazione comunale è promosso e coorganizzato dalla ConfArtigianato, dall’Associazione dei commercianti cittadina, dai comitati di Viale Michelangelo e di Contrada Frasso-Amarelli, dalla Pro loco di Rossano “La Bizantina” e dalla Pro loco di Corigliano. Certo da un Caudullo-profilo l’ultima cosa che t’aspetti è una minchiata del genere nel momento della riapertura per i commercianti, messi coi ceci sotto le ginocchia nel lungo periodo di chiusura forzata che per loro fortuna è oramai alle spalle.
Caudullo e il sindaco Stasi con Carmen Consoli
Però, a ben vedere, la Caudullo-iniziativa è perfettamente in linea con la politica dei selfie su Facebook che da quasi un anno pervade (salvo qualche rara eccezione) il resto della giunta del sindaco Stasi (compreso) e della sua maggioranza in Consiglio comunale. Tra la marea di scatti fotografici, pur passati ed ovviamente fuori concorso, noi il like lo mettiamo su quelle che Caudullo lo ritraggono abbracciato a Carmen Consoli, la sera di Ferragosto dell’anno scorso, quando assieme al primo cittadino, dopo il concerto, l’assessore regalò a nome della città un gioiello alla grande “cantantessa”. That’s amore…
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