La decisione del prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella è stata confermata qualche ora fa dai giudici del Tar di Catanzaro. Immacolata Vita, moglie di Mario e cognata della consigliera regionale Pasqualina, quest’estate non potrà aprire l’attività
Il provvedimento è dello scorso 23 febbraio, ma la notizia è trapelata soltanto in queste ore.
La prefetta di Cosenza Vittoria Ciaramella ha disposto un’interdittiva antimafia nei confronti della signora Immacolata Vita, titolare del noto e storico lido balneare, ristorante e pizzeria “Snoopy” della famiglia Straface che sorge sul litorale coriglianese di Corigliano-Rossano (nella foto in alto).
Immacolata Vita è la moglie di Mario Straface, condannato in via definitiva a 8 anni di carcere (già scontati) per associazione mafiosa ed estorsione, nell’ambito della maxi-inchiesta giudiziaria “Santa Tecla” dell’estate 2010 condotta dai magistrati della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro.
La stessa inchiesta giudiziaria che, undici mesi dopo, portò allo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’ex Comune di Corigliano Calabro, la cui sindaca era Pasqualina Straface, sorella di Mario, da qualche anno tornato libero, ed attuale consigliera regionale di Forza Italia eletta nelle ultime consultazioni tenutesi lo scorso mese d’ottobre.
Nei confronti della ditta individuale intestata ad Immacolata Vita, la Prefettura di Cosenza ha applicato le disposizioni contenute nel cosiddetto “Codice Antimafia”, vale a dire il Decreto legislativo numero 159 del 2011, e in particolare le norme previste dall’articolo 67.
C’è qualche fatto nuovo? Chissà.
Certo un’interdittiva antimafia che arriva dopo 12 anni da quell’inchiesta giudiziaria è un fatto alquanto “strano”, singolare. Per il momento, infatti, non se ne conoscono le motivazioni.
Il ricorso al Tar discusso ieri: respinto
Contro il provvedimento prefettizio, l’interdetta aveva proposto ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Calabria di Catanzaro. L’udienza in sede cautelare e in camera di consiglio s’è tenuta nella giornata di ieri.
E i giudici del Tar (presidente Giancarlo Pennetti, relatore Salvatore Gatto Costantino e referente Arturo Levato), nella mattinata odierna hanno confermato l’interdittiva antimafia, respingendo e rigettando il ricorso dei legali di Immacolata Vita – gli avvocati Aldo Zagarese del foro di Castrovillari e Paolo Clarizia del foro di Roma – contro le parti resistenti costituite: Ministero dell’Interno, Autorità nazionale anticorruzione ed Ufficio territoriale di Governo-Prefettura di Cosenza.
A partire dallo scorso 26 aprile, tanto i legali della ricorrente quanto l’Avvocatura dello Stato per le parti resistenti, avevano depositato al Tar una serie copiosa d’istanze, memorie e documenti.
Con ogni probabilità il “Lido Snoopy” non potrà aprire i battenti per la stagione balneare oramai alle porte. Appare difficile, infatti, che il Tar di Catanzaro possa fissare a breve l’udienza che sarà proiettata ad entrare nel merito del ricorso della titolare. direttore@altrepagine.it