Domenica mattina siamo stati allietati da una valanga di screenshot che più di qualche amico ci mandava in differita di pochi secondi da un selezionato simposio di giureconsulti, statisti e politici d’alto rango, che gli avvocati (civilisti, penalisti, amministrativisti, lavoristi, previdenzialisti ed internazionalisti) così come i trattati internazionali bi- e multi-laterali, e le scelte per le generazioni a venire, li fanno su Whatsapp (non disdegnando Facebook).

Mentre i cattolici praticanti erano a messa e quelli non osservanti magari a passeggio, essi si dimenavano scandalizzati per quell’articolaccio uscito la sera prima su AltrePagine (LEGGI QUI) che aveva osato colpire «l’intera avvocatura», trattando di due politicanti di Corigliano-Rossano – o meglio, di Rossano – ch’erano stati trombati alle elezioni del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Castrovillari proprio dai più agitati agitatori di quella chat.

Stendiamo un velo – di quel rotolo nella foto d’apertura – sull’ipocrisia di costoro nell’esprimere solidarietà (per cosa?!) ai loro due colleghi, sugli appelli per «un intervento formale dell’Ordine degli avvocati nei confronti del giornalista» e sul “fatto” che la trombatura elettorale dei due avvocati «non c’entra proprio nulla con altri ruoli politici ed istituzionali degli stessi», quando, per esempio, l’intera amministrazione comunale di Trebisacce, attraverso un comunicato ufficiale a firma del sindaco Alex Aurelio, ha formulato gli auguri alla concittadina avvocatessa Mariateresa Petta proprio per la sua elezione nel Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Castrovillari.

Vogliamo forse credere che il comunicato del sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi e della sua amministrazione non fosse già pronto per formulare gli auguri a due esponenti di punta della maggioranza consiliare, vale a dire la presidente del Consiglio comunale avvocatessa Marinella Grillo e il consigliere comunale avvocato Domenico Rotondo, e non sia stato “abortito” dopo la loro trombatura?

Suvvìa!

Ad ogni buon conto, sui ringraziamenti fatti dalla Grillo ai suoi colleghi in chat, non mancando di ringraziare noialtri, ci siamo commossi, davvero…

Il sindaco Stasi

Lo statuto comunale? È come la Corazzata Potëmkin di Fantozzi: una cac… pazzesca!

Oggi, però, non è su quello che vogliamo tornare, dal momento che l’attualità “politica” c’impone di strappare un altro velo, sempre da quel rotolo. Già, il rotolo della Magna Carta di “Co-Ro”, acronimo assolutamente onomatopeico per indicare ai bisognosi quella porta del cesso che generalmente è allocata sempre in fondo a destra, anche a Corigliano-Rossano, la Terza città delle Calabrie, col suo statuto comunale che doveva vedere la luce entro 6 mesi dall’insediamento della sua prima amministrazione eletta, e che a quasi quattro anni dall’elezione del sindaco Stasi, dovrebbe essere approvato – non all’unanimità, ma a maggioranza – il prossimo 25 febbraio.

I consiglieri della maggioranza che sostiene il sindaco Stasi

Uno statuto che proprio in Consiglio comunale, nella seduta di ieri come in quella precedente, è emerso come “scadente” dalle parole un po’ di tutti i consiglieri comunali, tanto quelli della maggioranza che l’hanno scritto e che l’approveranno, sindaco compreso, quanto quelli delle minoranze che s’accingerebbero a votare contro lo strumento che dà carattere politico all’autonomia del Comune e ne norma la vita interna nel rispetto delle leggi statali.

Non ci sforziamo di parafrasare sindaco e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, ma da quel che abbiamo sentito, ascoltando i lavori consiliari di ieri, possiamo tranquillamente parafrasare il genio di Paolo Villaggio nel secondo tragico Fantozzi, quando irrompe in un dibattito tra quegli intellettuali da dibattito che venivano presi sul serio e ascoltati dagli aspiranti intellettuali e dai non-intellettuali che non capivano e s’annoiavano ma non avevano il coraggio di dirlo:

«Per me… La corazzata Potëmkin è una cacata pazzesca!», disse dopo essere salito sul palco a commentare il famoso film di Ėjzenštejn degli anni ’20 del Novecento. E prese 92 minuti d’applausi… quando il film ne era durato 75! 

Su quali chat si commenterà stasera in attesa di srotolare gli altri veli della Magna Carta coriglianrossanese? direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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