Il 42enne Antonio De Vellis, cui la magistratura già da più d’un anno aveva imposto il divieto d’avvicinarsi ai familiari, adesso è detenuto in carcere a Castrovillari

CASTROVILLARI – Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Simone Falerno, e il sostituto procuratore Valentina Draetta, hanno fissato per domattina alle 10,30, nel Palazzo di giustizia della città del Pollino, l’udienza per la convalida dell’arresto e l’interrogatorio di garanzia

nei confronti del 42enne coriglianese Antonio De Vellis, ammanettato dai carabinieri e finito in carcere a Castrovillari nella serata d lunedì dopo aver appiccato fuoco all’abitazione della moglie da cui è da tempo separato, dove l’’ex consorte risiede coi loro quattro figli in contrada Giannone alla Marina di Schiavonea di Corigliano-Rossano. 

All’uomo, difeso dall’avvocato Francesca Caracciolo del locale foro, dal mese di giugno dell’anno scorso la magistratura inquirente e giudicante della Procura e del Tribunale di Castrovillari avevano applicato la misura cautelare del divieto d’avvicinamento all’ex moglie e madre dei loro figli, alla loro abitazione ed ai luoghi da essi frequentati, per il reato di maltrattamenti in famiglia.

De Vellis, evidentemente non rassegnato alla separazione pretesa dalla sua oramai ex donna, tredici mesi dopo, ha deciso di mettere in atto il proprio drammatico “piano incendiario”, che poteva rivelarsi tragico se l’ex moglie e i figli fossero stati presenti in casa. 

Fatto scattare l’allarme da parte dei vicini, sul posto erano immediatamente accorsi i vigili del fuoco del Distaccamento cittadino, la polizia municipale e i carabinieri della Sezione operativa radiomobile in forza al Reparto territoriale diretto dal maggiore Marco Filippi, che avevano arrestato l’ex marito e padre incendiario. redazione@altrepagine.it

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