Nel Partito democratico movimenti in direzione ostinata e contraria al sindaco, per un progetto politico-amministrativo diverso 

CORiGLIANO-ROSSANO – A nove mesi dall’appuntamento elettorale per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, c’è chi «per contrastare il populismo e il pressappochismo di Stasi» propone «un grande “compromesso storico” su base programmatica, condivisa da classe dirigente formata».

Ma non propone un nome d’indubbia autorevolezza, magari un importante o una importante professionista della città d’alte qualità morali e super partes alle divisioni politiche e partitiche, come ipotetico candidato a sindaco da contrapporre a quello in carica, Flavio Stasi appunto (foto), bensì si auto-propone:

«Sono stato il consigliere comunale più votato nella storia di Corigliano dal Dopoguerra ad oggi con 579 preferenze e da 12 anni siedo tra gli scranni dei consigli comunali;

ritengo che il candidato a sindaco debba piacere ai coriglianrossanesi e debba essere una personalità aggregante, che sia, insomma, simpatico ed allo stesso tempo collante per la classe dirigente»

Le parole del consigliere comunale di Azione Francesco Madeo che sa d’essere simpatico a tutti come lo è (sempre stato) pure a noi, stanno nero su bianco in una sua recentissima intervista. E sono “sintomatiche”: 

Stasi, con la claque social dei suoi consiglieri comunali di maggioranza, potrà continuare indisturbato la propria campagna di propaganda elettorale cominciata già da svariati mesi. In estrema prossimità delle elezioni, poi, arriverà qualcuno o più di qualcuno a contrapporvisi “tanto per”, magari tra questi proprio il simpatico Madeo…

Il consigliere di Azione Francesco Madeo mette a nudo l’intera “opposizione” a Stasi

Al momento un’alternativa a Stasi non esiste, forse nemmeno in prospettiva, e Stasi potrebbe andare alle elezioni come quel centometrista olimpionico invitato da un gruppo di ragazzuoli a correre in pista con loro…

Il Centrodestra potrebbe affidarsi a Mascaro: l’importante è… “partecipare”!

Nel Centrodestra o Destracentro che dir si voglia, hanno grossi, grossissimi problemi, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali di facciata del senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, della consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface, del consigliere regionale di Azione Giuseppe Graziano e dei rappresentanti locali della Lega: 

la coalizione di governo nazionale, regionale e provinciale, a Corigliano-Rossano non ha nessuno da candidare che possa essere realisticamente competitivo col sindaco in carica, altrimenti il suo nome, anche non ufficialmente esplicitato, sarebbe già sulla bocca di tutti gli osservatori della politica locale. E in questo marasmatico deserto potrebbe trovare ascolto una vox clamantis:

quella dell’ex sindaco rossanese Stefano Mascaro, non “organico” ma vicino al Centrodestra locale ed ai suoi attori principali, e al contempo “forte” di rapporti e di possibili relazioni di rango nazionale, oggi in particolare nel partito di Fratelli d’Italia che con Giorgia Meloni guida il Paese (ne avevamo già scritto QUI).

Stefano Mascaro

Mascaro “cavallo vincente” del Centrodestra contro Stasi? 

Sarebbe una battaglia difficile, non impossibile perché in politica e alle elezioni tutto è possibile, ma servirebbe soprattutto a Mascaro:

per poter parlare in piazza da ex sindaco durato troppo poco perché nel frattempo era intervenuta la fusione dei comuni e il potere politico era stato “azzerato” a Rossano come a Corigliano, per poter dire la sua dopo 5 anni di fusione e d’amministrazione della fusione e nella fusione. Se poi si dovesse vincere, sarebbe un bene per Mascaro e per tutti, ma in caso contrario a Mascaro non mancherebbe certo di che vivere. In ultima analisi, nel caso la “cosa Mascaro” non dovesse realizzarsi, Rapani, Straface, Graziano & Company quasi quasi voterebbero proprio Stasi e buonanotte ar secchio!      

Pasqualina Straface ed Ernesto Rapani

Le “contrarietà” e le “resistenze” stasiane nel Pd

Un’alternativa a Stasi che possa essere in premessa e nel prosieguo competitiva con l’attuale sindaco, la va cercando una parte sembrerebbe maggioritaria del Partito democratico (la “conta” finora non c’è stata).

Proprio in questi giorni, infatti, nel Pd s’è formata una “delegazione trattante” che incontrerà altre forze politiche, costituita da elementi delle diverse “anime” del partito, compresa quella che proprio Stasi oltre un anno e mezzo fa v’ha fatto entrare per rinforzare il tifo che già qualcuno lì dentro gli faceva.

Che sta succedendo?

C’è chi di Stasi non ne ha mai voluto sentir parlare, chi non vuole sentirne parlare più, e chi, invece, pone come propria condizione proprio il sostegno del Pd alla ricandidatura di Stasi, coinvolgendo altre forze politiche e movimenti di Centrosinistra che gli altri, in direzione ostinata e contraria, vorrebbero coinvolgere in un progetto politico-amministrativo diverso, e, naturalmente, alternativo a Stasi.

Una vecchia conferenza stampa del Pd cittadino

D’altronde, la coalizione civica che con Stasi attualmente siede in Consiglio comunale è piuttosto composita:

c’è chi è sì di Centrosinistra come ci sono elementi orgogliosamente di destra, tanto tra i consiglieri quanto tra gli assessori, con una maggioranza consiliare oramai allargata anche all’ex leghista Costantino Baffa spesso commensale in quel di Rossano con Stasi & i suoi. 

E proprio tra i suoi, c’è chi vorrebbe che le cose rimanessero proprio così, senza l’elemento “di disturbo” del Pd che, nel caso sostenesse Stasi, presenterebbe ovviamente il proprio simbolo accanto a quelli delle liste civiche del 2019.

È il caso, per esempio, della consigliera Liliana Zangaro, che qualche giorno fa avrebbe ingaggiato un’accesa discussione proprio con un esponente storico del Pd, Carlo Caravetta, nel 2019 sostenitore d’una coalizione avversa a Stasi, poi “pentitosi” ed oggi tifoso di Stasi.

Il sindaco Stasi con Carlo Caravetta

Uno scontro fra titani, perché proprio la Zangaro nel 2016 si presentò nelle liste dell’attuale senatore di FdI Rapani candidato a sindaco di Rossano, per poi passare con Stasi, per poi far iscrivere il marito al Pd su sollecitazione di Stasi, per poi sostenere, contro il Pd, Luigi de Magistris alle ultime Regionali… 

La consigliera Liliana Zangaro

Insomma, una roba da far saltare le staffe anche ad un uomo paziente come Caravetta, che, di fronte al rifiuto della Zangaro dell’eventuale sostegno del Pd a Stasi, avrebbe sbottato dicendo più o meno così: 

«Se parli ancora, Stasi non lo voteremo nemmeno noi stasiani!». direttore@altrepagine.it 

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com