BARI – Il 38enne Leonardo detto “Nino” Abbruzzese, detto anche “Castellino” (foto), appartenente all’omonima famiglia ‘ndranghetista degli zingari di Cassano Jonio che domina la scena criminale nell’intera Sibaritide, era latitante dallo scorso mese di giugno.

Oltre 4 mesi addietro era sfuggito alla cattura per ben due volte e per fatti diversi, per i quali la magistratura inquirente della Procura di Castrovillari e della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro gli aveva sguinzagliato dietro i carabinieri.

A prenderlo sono stati proprio i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, che l’hanno intercettato ed ammanettato a Bari.

Abbruzzese “Castellino” era ricercato perchè destinatario, assieme ad altre 67 persone, d’una ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito della maxi-inchiesta anti-‘ndrangheta “Athena” (leggi QUI), ma anche d’un altro provvedimento restrittivo emesso in relazione al tentato omicidio d’un cittadino nigeriano avvenuto a Cassano proprio a giugno.

Celestino Abbruzzese

Giovedì scorso, i carabinieri di Cassano avevano ammanettato e condotto in carcere suo padre, quel 76enne Celestino Abbruzzese detto Asso di bastoni o Ciccio ‘u zingaru, ch’è il capo storico e carismatico della consorteria ‘ndranghetista degli zingari, in forza d’un aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari originariamente disposta nei suoi confronti per ragioni d’età proprio nell’ambito della maxi-inchiesta “Athena”. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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