CORIGLIANO-ROSSANO – Nel corso di quest’ultimo mese si sono presentati al cospetto di quattro imprenditori e commercianti all’ingrosso del luogo. E, facendo leva sulla loro notoria “vicinanza” agli ambienti della criminalità organizzata locale, avrebbero fatto loro esplicite richieste estorsive proprio per conto “degli amici”.

Le vittime:

un notissimo imprenditore edile, un commerciante all’ingrosso di prodotti per l’agricoltura, un importante rivenditore di pneumatici e il titolare di un’impresa nel settore delle coperture edilizie.

Tutti “visitati” sui loro cantieri e nei loro uffici con modalità e toni intimidatori, secondo un copione collaudato, per costringerli a versare somme di denaro in cambio di “protezione” per evitare “problemi”.

L’ultimo episodio della serie risale allo scorso 20 novembre, meno di dieci giorni fa.

I carabinieri del Reparto territoriale diretti dal tenente colonnello Marco Filippi, però, da tempo li tenevano sott’occhio seguendone i movimenti e monitorandone le “visite” interessate, coordinati dai magistrati della Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro.

E questa mattina hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei loro confronti, emessa ieri dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Mario Santoemma, per i plurimi episodi di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. 

Gli arresti del 35enne Pasquale Semeraro detto Scintilla (nella foto d’apertura a sinistra), e del 33enne Alfonso Scarcella detto Votamenzullu (a destra), entrambi coriglianesi e pluripregiudicati, erano stati richiesti venerdì scorso 24 novembre dal procuratore facente funzioni di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, dall’aggiunto Giancarlo Novelli e dal sostituto Stefania Paparazzo, proprio sulla scorta delle indagini dei carabinieri in forza alla locale Sezione operativa, effettuate attraverso servizi d’osservazione, acquisizioni di registrazioni da sistemi di video-sorveglianza ed esami di fonti dichiarative da parte delle vittime.

Semeraro e Scarcella sono stati rinchiusi nel carcere di Cosenza. Nei prossimi giorni saranno interrogati dal giudice alla presenza dei loro difensori, gli avvocati Francesco Paolo Oranges ed Andrea Salcina. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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