CASTROVILLARI – Tre giorni soltanto agli arresti domiciliari. È tornato in libertà questa mattina, infatti, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Lelio Festa, il 50enne di nazionalità albanese Artan Gjera, arrestato nella mattinata di mercoledì dalla polizia a Corigliano-Rossano dopo che s’era reso protagonista d’una brutale aggressione fisica alla moglie compiuta per strada.

Il fatto s’era consumato allo Scalo rossanese davanti agli occhi terrorizzati di diversi testimoni oculari, uno dei quali era intervenuto con determinazione in difesa della povera donna, colpita ripetutamente dal marito con calci e pugni e minacciata persino di morte con un coltello in pugno.

L’uomo che senza esitazione aveva affrontato il marito violento contenendone la furia, l’aveva poi consegnato ai poliziotti, allertati e prontamente intervenuti per arrestarlo ed assegnarlo ai domiciliari in casa d’una sorella su disposizione del magistrato di turno alla Procura castrovillarese, mentre la donna veniva soccorsa e trasportata in ospedale.

Questa mattina, l’albanese, genitore di 4 figli assieme alla moglie anch’ella albanese, è comparso in Tribunale al cospetto del gip, assistito e difeso dall’avvocato Enzo Olivieri.

Il primo giudice ne ha convalidato l’arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie. Quest’ultima mercoledì ai poliziotti aveva denunciato una serie d’angherie perpetrate pure nei confronti della prole.

Il giudice, al contempo, ha revocato la misura dei domiciliari che gli era stata applicata tre giorni or sono, sostituendola con quella del divieto d’avvicinamento ai familiari.

In attesa che venga fissata la data del processo nei suoi confronti – il gip ha trasmesso all’uopo il fascicolo al pubblico ministero Luca Primicerio – Gjera è praticamente tornato in libertà. redazione@altrepagine.it

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