CORIGLIANO-ROSSANO – Perché l’altro ieri il Centrodestra ha indetto una conferenza stampa per sabato mattina e nel giro d’una manciata di minuti l’ha disdetta?

È vero – come sostiene qualche dirigente del Centrodestra – che «in quella conferenza stampa non sarebbe stato fatto il nome del candidato a sindaco per le elezioni di primavera, semplicemente perché il nome, al momento, non c’è»?

Oppure è vero il contrario – come sostengono altri dirigenti sempre del Centrodestra – che «nella sala del Centro d’eccellenza dello Scalo coriglianese, davanti ai giornalisti, ma soprattutto davanti a una claque che avrebbe affollato tutte le sedie e i posti in piedi, sarebbe stata annunciata ufficialmente la candidatura a sindaca di Pasqualina Straface»?

Noi, ai due antitetici quesiti non possiamo fornire alcun tipo di risposta, ma l’impressione delle cose ci fa propendere verso la seconda delle due contrastanti domande.

Ecco chi ha fatto annullare la conferenza stampa e perchè

A questo punto ne emerge un altro, di quesito:

chi ha tirato il freno a mano, cioè chi l’ha fatta annullare la conferenza stampa di dopodomani mattina?

Troppo facile trovare la possibile risposta puntando l’indice verso il partito di Azione che non starebbe ancora né a Destra né a Sinistra, come sostiene un giovane sedicente dirigente locale la cui opinione non viene presa in considerazione nemmeno da se stesso, ma a cui abboccano taluni autorevoli passaveline sedicenti osservatori delle cose politiche locali, quando, nei giorni scorsi, in un’intervista, il capogruppo di Azione in Consiglio comunale, braccio destro del capoccia di Azione in Consiglio regionale, ha dichiarato senza “se” e senza “ma” che «a Corigliano-Rossano Azione sta nel Centrodestra».

Per trovare la risposta, infatti, da quel che rivelano le buone fonti politiche del nostro giornale, l’indice bisognerebbe puntarlo da tutt’altra parte.

Già, perché a tirare quel freno a mano sarebbe stata la stessa diretta interessata, sì proprio Pasqualina Straface, la consigliera regionale di Forza Italia. Che avrebbe mandato in tilt la foga di Ernesto Rapani, il senatore di Fratelli d’Italia che da qualche giorno soffre d’una particolare forma d’ansia da prestazione comunicativa su ogni materia dello scibile umano, floppando sull’unica comunicazione che interessa veramente i suoi concittadini coriglianrossanesi che guardano con interesse al Centrodestra.

Sì, perché sarebbe stato proprio Rapani ad organizzare la conferenza stampa che la Straface avrebbe poi mandato a carte 48.

E il perché è presto detto:

considerato il ritardo che sta accumulando il Centrodestra più nel “trovare” che nel “decidere” chi candidare a sindaco contro l’uscente Flavio Stasi – il quale ha issato le vele della propria campagna elettorale già da molto tempo – la Straface (malvolentieri) sarebbe pure disposta a candidarsi, ma vorrebbe delle “garanzie”, delle “garanzie forti”.

Facile immaginare a cosa siano riferite, tali “garanzie”:

un pieno sostegno in campagna elettorale da parte d’esponenti importanti del Governo di Giorgia Meloni a guida Fratelli d’Italia (chi non ricorda le campagne elettorali della Straface fianco a fianco con gli allora potentissimi ministri del berlusconiano Popolo della Libertà, Maurizio Gasparri e Gianni Alemanno, per citarne solo un paio?), perché da parte di quello regionale, quanto a “governo”, la garanzia in tal senso del presidente della Giunta Roberto Occhiuto di Forza Italia, quella ci sarebbe già, e sarebbe un tutt’uno con quella della presidente forzista della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro. Questo sul piano del grande impatto mediatico da sfoderare contro un’amministrazione comunale in carica, quella del sindaco Stasi, che, pur senza alcun “riferimento”, dalla Straface evidentemente viene vista come un’“insidia”.

Anche sul piano più “pregnante”, che ovviamente è quello locale, è facile immaginare quali possano essere le “garanzie” che chiederebbe la Straface per accettare la candidatura a sindaca:

i nomi di quanti e di chi – tra i cosiddetti “detentori di pacchetti di voti” – compariranno nelle liste del Centrodestra?

Un “ragionamento”, quest’ultimo, che non ha mai scandalizzato nessuno a queste latitudini, da Destra a Sinistra passando per il Centro, da ogni complanare o diagonale… direttore@altrepagine.it          

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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