Nonostante la sempre maggiore diffusione delle nuove tecnologie nei vari strati della società, la Calabria continua a trovarsi in una situazione di arretratezza rispetto al resto d’Italia, con l’obbligo di affrontare importanti sfide nell’ambito delle competenze digitali, come evidenziato dai dati del rapporto Istat 2023. La regione si colloca, infatti, in fondo alla classifica nazionale insieme alla Campania, con solo il 32,2% dei cittadini in possesso di competenze digitali di base. Questo dato, purtroppo, rappresenta una distanza considerevole rispetto all’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea di raggiungere l’80% di cittadini con competenze digitali di base entro il 2030: ecco tutti i dati.

Italia indietro rispetto alla media UE per competenze digitali

Se la Calabria soffre ancora molto per la distanza che ancora persiste tra i cittadini e le nuove tecnologie, in realtà l’intero panorama italiano non offre conforto, con una percentuale nazionale di persone al di sotto dei 74 anni dotate di competenze digitali almeno di base ferma al 45,7%, un dato rimasto stabile dal 2021 e ampiamente al di sotto della media europea del 55,5%, a dimostrazione dei pochi passi in avanti fatti in un periodo di particolare fermento. Un divario evidente emerge, però, tra le diverse fasce di età, con giovani tra i 20 e i 24 anni che mostrano un tasso del 61,7%, a fronte di un19,3% di persone tra i 65-74 anni abili nell’uso dei sistemi digitali.
Anche la disparità di genere è un elemento da non sottovalutare, con gli uomini che superano le donne del 3,1% in termini di competenze digitali. A giocare un ruolo chiave è però il livello di istruzione, come evidenziato dal fatto che il 77,6% delle persone di 25-54 anni con istruzione terziaria possiede competenze digitali di base, mentre solo il 26,4% di coloro con un titolo di studio basso può vantare lo stesso livello di competenza.
Un ultimo sguardo va dato alla situazione occupazionale, dove risulta un divario del 18% tra gli occupati e coloro in cerca di lavoro. Gli operai mostrano i livelli più bassi di competenza digitale, registrando una differenza di circa 34 punti percentuali rispetto a dirigenti e impiegati.

I dati sulle competenze digitali a livello regionale

Concentrandosi sui singoli territori, il divario tra le regioni è lampante, e proprio la Calabria, insieme alla Campania, si trova agli ultimi posti della classifica. Al contrario, il Centro-Nord batte nettamente il Mezzogiorno, con regioni come la Provincia Autonoma di Trento, la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna che si distinguono come esempi virtuosi in questo contesto. La situazione delinata dai dati statistici penalizza dunque fortemente il Sud nel suo complesso, ma ancor di più una regione già in difficoltà come la Calabria, che paga insufficienze ataviche dal punto di vista strutturale e la mancanza di adeguati progetti volti a diffondere la conoscenza di internet e delle nuove tecnologie nelle varie fasce della popolazione. Ciò si traduce in diverse difficoltà sociali ed economiche: una scarsa educazione digitale, infatti, sfocia nell’incapacità di utilizzare un’ampia gamma di servizi, sia di tipo personale che professionale. Se, da un lato, il mondo del web è dominato da tante soluzioni dedicate all’intrattenimento e al gioco, come nel caso delle piattaforme di poker online che di anno in anno si evolvono adottando le tecnologie più avanzate per offrire un’esperienza ludica sempre più coinvolgente, dall’altro saper usare questi strumenti significa anche comunicare in maniera più efficace con il resto del mondo e avere maggiori opportunità lavorative, aspetti che rischiano di lasciare troppo indietro quelle aree che risultano meno alfabetizzate.

Quali sono le competenze digitali più diffuse

Un’ultima interessante analisi va fatta riguardo alle dimensioni specifiche delle competenze digitali, evidenziando quelle aree che richiedono interventi ancora più significativi. Le competenze avanzate sono, per esempio, più pronunciate nei campi della “Comunicazione e collaborazione” (79,8%), dell'”Alfabetizzazione su informazioni e dati” (60,6%) e della “Risoluzione di problemi” (49,9%), mentre le aree di “Creazione di contenuti digitali” e “Sicurezza” registrano le quote più elevate di persone prive di competenze digitali (rispettivamente 26,8% e 27,9%), con quest’ultima voce in particolare che deve far riflettere sui rischi corsi da coloro che utilizzano internet senza adeguate conoscenze. Rispetto al 2021, peraltro, proprio in materia di competenze avanzate nella “Sicurezza” si registra un decremento, mentre crescono in modo significativo in tutte le altre dimensioni, sottolineando l’urgenza di un’attenzione immediata per colmare questo divario digitale.
La sfida per la Calabria è ora tutta rivolta al recupero di questo gap, con un focus mirato sull’istruzione, l’occupazione e l’accesso alle risorse digitali. Solo attraverso un impegno collettivo e strategie mirate sarà possibile risalire la classifica delle competenze digitali, consentendo alla Calabria di abbracciare appieno le opportunità dell’era digitale.

Di admin

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