Se la dirigenza cittadina non sceglierà al più presto, ogni decisione potrebbe essere avocata dai livelli superiori. Che sceglieranno Stasi

CORIGLIANO-ROSSANO – Mentre vanno definendosi le coalizioni dei partiti che parteciperanno alle elezioni comunali dei prossimi 8 e 9 giugno a Corigliano-Rossano, benchè qualcuna, segnatamente il Centrodestra, non sia immune da forti “nervosismi” (leggi QUI), il Partito democratico ancora non s’è “posizionato” e rischia di rimanere “isolato” dalle logiche di coalizione, che vedono candidati a sindaco della città l’attuale primo cittadino Flavio Stasi, e il consigliere comunale di Azione Mattia Salimbeni, il primo con la coalizione civica (meno qualcuno) che lo vide vincente nel 2019, il secondo per il cosiddetto “terzo polo”.

Un gruppo del Pd, invero, ha già da tempo scelto di stare dalla parte di Stasi, ma si tratta proprio della minoranza stasiana interna, costituita perlopiù da un nugolo d’iscritti fatto iscrivere al Pd un paio d’anni fa proprio da Stasi, e da alcuni dirigenti locali – tra essi l’ex consigliere regionale Franco Pacenza – che nel 2019 erano candidati al Consiglio comunale o comunque schierati dalla parte d’uno degli avversari di Stasi nella competizione per la carica di sindaco, vale a dire il consigliere comunale Gino Promenzio.

E, per un singolare ribaltamento di ruoli, l’attuale dirigenza maggioritaria del Pd, “recalcitrante” al sindaco Stasi, nel 2019 era posizionata con alcuni suoi candidati proprio nelle liste dell’attuale primo cittadino che aspira alla conferma elettorale.

Dopo i “messaggi” a Stasi, il nulla

Lo scorso 8 gennaio, il segretario cittadino, Franco Madeo, e il componente coriglianese della segreteria provinciale del partito, Giuseppe Candreva (nella foto d’apertura), avevano tenuto una conferenza stampa dalla quale avevano lanciato “messaggi” soprattutto a Stasi (leggi QUI), ma, consumata quella “liturgia”, Madeo, Candreva e tutto il cucuzzaro del Pd erano nuovamente “spariti dai radar”, cosa avvenuta spesso e per lunghi periodi in questi anni, salvo la diffusione di qualche comunicato stampa su laqualunque attraverso il quale si pensa di stare “sul pezzo”.

La conferenza stampa dei primi di gennaio

Dopo quasi due mesi da quella conferenza stampa, oggi del Pd si sa che potrebbe stare con Stasi – il quale però non ne gradirebbe il simbolo, preferendo che lo stesso Pd si presentasse sotto le mentite spoglie d’una lista civica – e, al contempo, che potrebbe stare col “terzo polo” di Salimbeni, e quindi contro Stasi, in questo caso presentandosi agli elettori col simbolo.

L’unica “certezza”, a questo punto, è che non starà col Centrodestra!

I consiglieri regionali a favore del sindaco in carica

Per tutti i partiti cittadini anche i prossimi giorni saranno certamente caratterizzati da incontri e riunioni, ma se il Pd non sceglierà al più presto da che parte schierarsi, rischia davvero di doversi presentare all’elettorato in completa autonomia, e, a quel punto, con un candidato a sindaco proprio.

Bevacqua e Iacucci, al centro Rosellina Madeo, unica consigliera comunale (e provinciale) del Pd coriglianrossanese

Rischio comunque piuttosto “remoto”, perché gli organismi di livello superiore – il segretario provinciale Vittorio Pecoraro, e quello regionale, vale a dire il senatore Nicola Irtopotrebbero “avocare” ogni tipo di decisione. E la più accreditata è quella che conduce a Stasi, dal momento che, per esempio, due consiglieri regionali – il capogruppo Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci – si sono già da tempo palesemente espressi in favore dell’attuale sindaco. Staremo a vedere. direttore@altrepagine.it       

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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