CARIATI – Violazione di domicilio, sequestro di persona, estorsione aggravata, lesioni personali, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
È una sfilza di reati quella contestata al 35enne di Cariati Luciano Parrotta.
I fatti risalgono alla metà dello scorso mese di febbraio. Quando un giovane bulgaro, invalido, s’era rifiutato di sottostare all’ennesima richiesta d’acquisto delle sigarette effettuatagli dal figlio minorenne di Parrotta, proprio per conto di suo padre. Da quel momento, la vittima ha vissuto giorni d’angherie, umiliazioni e soprusi, interrotti solo dall’intervento dei carabinieri.
Qualche giorno dopo quel rifiuto, infatti, il bulgaro era stato svegliato nel cuore della notte e costretto a rimanere chiuso in casa a subire le violenze di Parrotta, sostenuto dal figlio minorenne.
“Schiavizzato” per oltre una settimana
Da quella notte e per oltre una settimana la vittima era stata costretta a subire e ad assecondare le intimazioni di Parrotta, il quale, oltre a picchiarlo, segregarlo e ferirlo, avrebbe continuato a pretendere l’acquisto d’alcolici ed altro.
Nei giorni seguenti lo straniero aveva dovuto anche effettuare una serie di pesanti lavori di manutenzione e giardinaggio, senza sosta:
lavori estenuanti che dovevano essere proseguiti sia di giorno che di notte, senza possibilità di riposo, che non potevano certo essere sopportati da un fisico fragile come quello della vittima.
Lo svenimento in un supermercato e il “fiuto” dei carabinieri
Allo stremo delle proprie forze, il bulgaro era crollato, svenuto all’interno d’un supermercato dov’era stato mandato da Parrotta per comprare delle birre. Con gli altri clienti del negozio che avevano allertato i carabinieri.
I militari della Stazione di Cariati avevano constatato che il giovane bulgaro presentava una grossa ferita da taglio. E avevano “fiutato” qualcosa, ritenendo necessario dover “approfondire”.
Gli accertamenti effettuati sotto le direttive dei magistrati della Procura di Castrovillari avevano poi permesso di ricostruire l’intera vicenda.
Il Tribunale di Castrovillari
Sabato l’arresto
Nella giornata di sabato, gli stessi carabinieri di Cariati hanno notificato a Parrotta un’ordinanza applicativa della di misura cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura.
Adesso si trova rinchiuso in carcere a Castrovillari in attesa dell’interrogatorio di garanzia. direttore@altrepagine.it