CORIGLIANO-ROSSANO – Gennaio: Flavio è amico mio da tanto tempo, hai visto che concerto, bellissimo, alla grande, ci divertiamo in questo paese.

Febbraio:

Flavio è abbastanza bravo, vince sicuro, siamo amici anche se la spazzatura è aumentata assai, oh!

Marzo:

Stasi non lo so come si mette, hai visto quante ne stanno dicendo, alla fine tante cose non le ha fatte, ha promesso e basta. E ci sono i problemi di sempre.

Aprile:

Stasi se la vede brutta, pensava di avere già vinto e mo’ se la sta vedendo brutta veramente.

La parabola di un presuntuoso politico che, per una serie di combinazioni favorevoli, si è trovato ad amministrare alla meno peggio una città grande.

Promesse su promesse, per poi finire vorticosamente in tutta una serie di imbarazzanti scandali più o meno gravi.

Clientele, parenti, inciuci, lasciando al palo una città importante.

L’amico di università, il portatore di voti, l’ex nemico pinquato, un orticello coltivato avidamente e male, che ora sta saltando per aria.

Un sindaco che non ha risposto alle Pec dei cittadini, che non ha lavorato per l’ambiente, che ha sperperato fondi distraendoli, che ha illuso i giovani mistificando sui social la realtà.

Cancellare i commenti non graditi, puntare tutto su Facebook, fomentare i tifosi per una campagna di odio verso il rivale. Ed ecco il risultato. Prima Flavio, ora Stasi, domani chissà.

Le associazioni lo sanno che devono presentare i bilanci e motivare i soldi elargiti dal Comune negli ultimi anni?

A proposito, ‘a Fla’, a liste come andiamo?

Lettera firmata

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