CORIGLIANO-ROSSANO – Mi rivolgo al sito di AltrePagine per esternare il mio stato d’animo. Leggo spesso il Blog di Corigliano e seguo con curiosità la vostra testata, condividendo spesso i contenuti che pubblicate e anche sulla linea politica siamo stati spesso d’accordo.

Voglio esprimere, da giovane di questa città, studente universitario e lavoratore per necessità, il mio disappunto per la politica del sindaco Flavio Stasi.

Non l’ho votato solo perché non ero maggiorenne all’epoca della precedente competizione elettorale, ero convintissimo fino a qualche settimana fa di votarlo per le elezioni alle porte, ma nelle ultime giornate politiche ho notato alcune cose che mi hanno profondamente deluso.

Sfotte e deride l’avversario con i post e senza contenuti, si sta facendo vedere debole, rancoroso e per nulla sicuro.

Non può un sindaco comportarsi così. Poi non ha smentito delle cose che mi hanno lasciato veramente senza parole. La vicenda delle 104 mila euro dell’amico e dei famosi Pinqua è uno schiaffo a chi come me trema quando arrivano le scadenze. Auto, assicurazione, tasse universitarie, questi sono i miei problemi, io voglio emergere studiando e poi vedo che, anche se magari sono procedure legali, vanno avanti sempre gli amici degli amici.

Anche sui giovani e sul candidato parente, sulla questione degli affidamenti diretti ho il mio pensiero.

Mi voglio laureare e crearmi un futuro, ma non voglio essere obbligato a candidarmi o a fare il lecchino per avere il mio spazio.

Stasi ha parlato sempre di giovani e di merito per poi fare peggio del peggio e di fare unioni con gente politicamente che ha fatto tanti danni alla città ed alla regione.

Mio padre mi ha rassicurato, parlandomi di tante città pronte ad ospitarmi, ho parenti in centro Italia, ma io vorrei restare qui.

Quello che vedo è però un meccanismo molto brutto, chi amministra cambia, diventa sempre peggio e delude i giovani.

Una cosa orribile è anche vedere i commenti fatti sempre dalle stesse persone, sempre a favore di Stasi. Il mondo è fatto di libri e di lavoro, non di commenti per poi mandare il messaggio e dire “ti ho difeso di qua, ti ho difeso di là”.

Lettera firmata

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