Si tratterebbe d’un giovane del luogo anch’egli incensurato come la vittima. Movente di natura personale
Avrebbe le ore contate la persona che stamane sulla centralissima Via Nazionale allo Scalo coriglianese di Corigliano-Rossano ha aperto il fuoco d’una pistola calibro 7,65 contro il barista 34enne ed incensurato del luogo Pasquale Semeraro.
La vittima è rimasta ferita al petto da uno soltanto dei diversi proiettili esplosigli contro, che per sua fortuna non l’ha colpito ad organi vitali. Semeraro è ricoverato nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dove i medici gli hanno estratto il colpo d’arma da fuoco.
Secondo quanto trapela dagli ambienti investigativi della locale Compagnia dei carabinieri, a compiere l’attentato nei confronti del barista – quasi certamente con l’intento d’ucciderlo – sarebbe stato un altro giovane del luogo, anch’egli incensurato. Gl’inquirenti, infatti, saprebbero già chi è. E con ogni probabilità lo stesso sa già d’essere braccato dagl’investigatori dell’Arma. Perciò è possibile che da qui a poco decida di consegnarsi egli stesso spontaneamente alla giustizia.
Per tutto il pomeriggio in caserma c’è stato un via vai di persone, tra testimoni del tentato omicidio e persone informate sui fatti dell’ipotizzato movente cui stanno lavorando i detective sin dalle prime battute.
I motivi alla base della sparatoria potrebbero essere infatti di natura personale. Forti dissidi, che stamane sono sfociati in un più che probabile appuntamento tra i due, forse fissato proprio per regolare i “conti in sospeso”. Un incontro “di fuoco” che per fortuna non s’è rivelato una tragedia. redazione@altrepagine.it