Il sindaco rampante, con la sua candidatura flop alla Presidenza della Provincia, ha danneggiato il territorio jonico-sibarita. Ecco perché

Sin da ieri sera, i mistificatori rossanesi, giornalisti in primis e politicanti in secundis, quelli, per intenderci, della «terza città della Calabria» e degli «80 mila abitanti» che non sono affatto 80 mila bensì 73.920 al 31 dicembre del 2021 (che con 6 mila abitanti e passa ci fai un altro paese, magari serio!), tentano di metterci un’assai maldestra pezza “politica” alla figura di merda del sindaco loro compaesano.

“…Con il culo, ciao ciao!”

Già, quel tal Flavio Stasi originario del Cozzo di Via Santo Stefano, che soltanto, anzi esclusivamente per rampanti ambizioni personali, anzi personalissime, s’è candidato alla Presidenza della Provincia di Cosenza ammantando la propria faccenda di «politica territoriale» e tutto il bla bla bla stasiano che oramai conosciamo molto bene.

Ne è uscito con le ossa rotte, probabilmente pure “con il culo”, come canta La rappresentante di lista portata alla ribalta dall’ultimo Festival di Sanremo che conclude la sua orecchiabilissima strofa con un bel “Ciao ciao!”

Stasi voleva la Presidenza della Provincia… con vista sulla Camera 

Dopo il flop di ieri sera, Stasi adesso dovrà cercarsene un altro, di trampolino di lancio, per la sua più improbabile delle candidature, quella alla Camera dei deputati, tra un anno esatto.

Il “film” di Stasi: tra un anno a Montecitorio

I mistificatori rossanesi, giornalisti e non, politicanti e non, rincorrevano il primato della Presidenza della Provincia per Corigliano-Rossano, che in verità primato non sarebbe stato considerato che 6 anni fa fu presidente della Provincia il coriglianese Franco Bruno. 

Una candidatura per il territorio? No, a suo danno!

Queste elezioni hanno prodotto un danno politico al territorio jonico-sibarita. Sì, perché al candidato sibarita del Centrosinistra Ferdinando Nociti, sindaco di Spezzano Albanese, primo degli eletti in Consiglio provinciale lo scorso 18 dicembre, ma per la Presidenza piazzatosi secondo, proprio la candidatura di Stasi ha sbarrato la strada della vittoria.

Col suo 38% e dispari contro il 42 e passa della presidente eletta del Centrodestra Rosaria Succurro, sindaca di San Giovanni in Fiore, contro il magrissimo 19 e rotti di Stasi, piazzatosi terzo fra i tre.

Con un’aggravante politica del “caso”, vale a dire il fatto che Stasi si collocherebbe – a suo dire – proprio nel Centrosinistra a trazione Partito democratico che ha candidato Nociti!

Ferdinando Nociti

Ed è proprio questa la “politica territoriale” di Stasi, dei giornalisti e dei politicanti suoi compaesani, tra i quali quella manica d’idioti consiglieri di maggioranza praticamente utili soltanto a servire il loro padroncino, ieri sera bastonato a dovere.

Il Pd e il terzetto Stasi-Zagarese-Boccia 

La faccenda “Stasi presidente della Provincia” era cominciata tra gli scorsi mesi di novembre e dicembre, con gl’incontri “riservati” del terzetto composto da Stasi stesso, da Aldo Zagarese, consigliere comunale del Pd suo “oppositore” ma che coi voti di Stasi e dei suoi è diventato consigliere provinciale, e da Francesco Boccia, ex ministro, parlamentare e commissario in carica della Federazione Pd di Cosenza.

L’onorevole Boccia e l’aspirante Stasi

Poi, Boccia, non avendo riscontrato il necessario gradimento nel partito della candidatura Stasi, aveva chiuso la partita candidando il sibarita Nociti. 

Gli utili idioti e il pacchetto di tessere “alla democristiana”  

Nel frattempo Stasi aveva selezionato i più utili tra gli utili idioti della sua compagnia di giro, facendoli iscrivere al Pd ed offrendo così a Boccia il suo democristiano pacchetto di tessere. 

Mentre Zagarese, sub-commissario di Boccia, imbarazzato per l’“operazione” resa nota proprio da AltrePagine, cominciava a defilarsi da un “affare” che alla media e alla lunga avrebbe potuto favorire solo Stasi. Così come Stasi, infatti, pure Zagarese s’è fatto il film di Montecitorio.

Aldo Zagarese

Nello stesso frattempo, una delle componenti del Pd che si contende la segreteria coriglianrossanese del partito – quella di “Rinascita” che ha candidato a segretario Franco Madeo – alla vigilia e all’antivigilia delle provinciali ha invitato gli amministratori cittadini a votare per il candidato sibarita Nociti.

La componente che ha candidato Giuseppe Tagliaferri al contrario non s’è espressa, mentre la terza, proprio quella stasiana che ha candidato Mariolina Cacciola, ieri ha incassato la scoppola. Come dire: Stasi (e i suoi) stanno alla politica come i calzini bianchi da uomo stanno bene con tutto! direttore@altrepagine.it  

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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