Una tragedia annunciata? Il magistrato di turno ieri pomeriggio alla Procura di Castrovillari vuole vederci chiaro sulla morte improvvisa, sotto un sole cocente oltre i 40 gradi, dell’agricoltore 59enne Antonio Lombisani, deceduto proprio verso le 16 di ieri mentre era intento a lavorare nell’agrumeto di un’azienda agricola di contrada Thurio, a Corigliano-Rossano.

L’ufficio giudiziario ha infatti aperto un fascicolo d’indagine e disposto il sequestro della salma perché venga effettuata l’autopsia.

Lombisani, instancabile lavoratore stimato e benvoluto da chiunque lo conosceva, era residente nella vicina e popolosa frazione di Cantinella, sposato e padre d’una figlia.

L’ipotesi investigativa è che il suo cuore, colpito da un infarto fulminante, non abbia retto alla forte temperatura. Qualche ora prima della tragedia aveva ricevuto una telefonata della moglie, che lo esortava a sospendere il lavoro proprio per il troppo caldo, ma lui aveva deciso di continuare.

Le indagini la Procura le ha delegate ai carabinieri del Reparto territoriale diretto dal colonnello Raffaele Giovinazzo, intervenuti sul posto unitamente al personale dell’Ispettorato del lavoro di Cosenza.

L’ipotesi d’indagine potrebbe essere quella d’omicidio colposo, ma al momento non risulta alcun iscritto nel registro degl’indagati. La vicina Regione Puglia, governata dal presidente Michele Emiliano, alcune settimane fa ha emesso un’apposita ordinanza tesa a vietare il lavoro agricolo durante le ore più calde della giornata. redazione@altrepagine.it

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