Dopo Stasi… ancora Stasi? C’è chi giura di no e ci sta “lavorando”. Sì, perché dopo quasi tre anni e mezzo di mandato del primo sindaco di Corigliano-Rossano comincia ad esser tempo di pensare che ne manca solo uno e mezzo alla scadenza, e, dunque, alle elezioni.

E le Politiche dello scorso 25 settembre ne hanno acceso la fregola, almeno negli ambienti politici della Destra, o del Centrodestra per essere più larghi di manica. Vediamo. E partiamo da chi, oggi, forte d’una fresca elezione parlamentare, sente d’avere la voce grossa al pari e anche più di quanti, eletti un anno fa alla Regione, finora pensavano d’avercelo più lungo degli altri. Parliamo, ovviamente, del neo senatore Ernesto Rapani da una parte, Fratelli d’Italia, il partito che tra poche ore esprimerà Giorgia Meloni presidente del Consiglio dei Ministri, e dall’altra di Pasqualina Straface, Forza Italia, vicinissima al presidente della Regione Roberto Occhiuto come al fratello neo senatore Mario Occhiuto, di Giuseppe Graziano dell’oramai inesistente partito dell’Unione di centro, ma anche d’un altro importante esponente di Forza Italia, l’assessore regionale Gianluca Gallo, il quale benché non sia di Corigliano-Rossano è comunque un pezzo grosso della politica nella Sibaritide.

Ciascuno dei citati, coriglianrossanesi e non, dirà certamente la propria sul candidato a sindaco da contrapporre all’attuale Flavio Stasi e ad altri nella competizione comunale della primavera 2024. Lo imporrà chi ha più filo (voti) da tessere? Forse, chissà.

Due gli aspiranti sindaco di Fratelli d’Italia: Caputo junior e Dima

Fratelli d’Italia anche a Corigliano-Rossano è il primo partito, e qualche esponente in pole position pare già ce l’abbia. Già: si tratta del rossanese Guglielmo Caputo (nella foto d’apertura a sinistra), già vicesindaco nell’ex Comune di Rossano e in politica “figlio d’arte” dell’ex sindaco rossanese Geppino, ottimi uffici col neo senatore Rapani.

Rapani nelle ultime ore ha “smarrito” su Facebook la sua tessera senatoriale

Fratelli d’Italia ha però anche un’anima coriglianese, ed è incarnata dall’ex parlamentare, ex consigliere ed ex assessore regionale, ex vicesindaco nell’ex Comune di Corigliano ed ex consigliere comunale in entrambi gli ex comuni. L’“ex” tutto Giovanni Dima, insomma (nella foto d’apertura a destra).

Anche lui pare stia “studiando” da sindaco, ma nonostante ama definirsi coriglianrossanese (è coriglianese e risiede da tanti anni a Rossano) a Rossano non sembra affatto avere grande seguito, a cominciare proprio da Fratelli d’Italia dove Caputo junior e i suoi non soffrirebbero i suoi toni “professorali” come gli avrebbero fatto notare anche a muso duro durante un’accesissima riunione di qualche mese fa.

Caputo sorseggia il caffè, a Dima piace la pizza napoletana

Il giovane Caputo cerca sempre maggiori aperture di credito sociale e politico su Corigliano: complice il fatto di lavorare nella filiale coriglianese dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, non disdegna di prendere più d’un caffè al bar, come ieri pomeriggio in una nota stazione di servizio proprio dalle sue parti di “Equitalia”.

Stessa giornata, o meglio in serata, in una nota pizzeria, napoletana sì, ma rigorosamente coriglianese, proprio Giovanni Dima ha radunato un gruppo d’amici, guarda caso tutte “vecchie glorie” del fu Movimento sociale italiano poi Alleanza nazionale, i partiti da cui derivano gli odierni Fratelli d’Italia della Meloni.

Attorno al tavolo pizze e birre, assieme a Dima c’erano l’ex parlamentare ed ex sindaco coriglianese Giuseppe Geraci, l’ex presidente del Consiglio comunale coriglianese Carlo Caruso, l’ex assessore comunale coriglianese Tommaso Mingrone ed altri.

Solo una serata insieme per festeggiare il loro Ignazio La Russa presidente del Senato della Repubblica? C’è chi dice no – come cantava Vasco Rossi – almeno nelle intenzioni di Dima che avrebbe in mente di mettere su un’associazione politico-culturale partendo dal centro storico coriglianese. Così: “in prospettiva”… 

A “sinistra” solo Stasi. Forse anche uno “alternativo” e forse pure (di nuovo) Promenzio

E a sinistra? Lì regna la confusione più totale, e per il momento la certezza è una ed una sola: il sindaco Stasi, sedicente e non praticante «uomo di sinistra» si ricandiderà per la conferma, chi ci sta ci sta.

Il sindaco Flavio Stasi

Già, ma chi ci starà?

Facile prevedere che avrà al suo fianco il Movimento 5 Stelle dei parlamentari Vittoria Baldino ed Elisa Scutellà (cui sembra essersi avvicinato nell’ultima campagna elettorale) e una parte del Partito democratico, che, per quel che conta, averne una parte…

Mentre un’altra parte del Pd potrebbe individuare un candidato a Stasi assolutamente alternativo, e un’altra parte ancora potrebbe ritrovarsi ancora attorno allo sconfitto di tre anni e mezzo or sono Gino Promenzio, ammesso e non concesso che l’attuale consigliere comunale d’opposizione a Stasi insegua la rivincita…

Chi vivrà vedrà. direttore@altrepagine.it  

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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