Lacci emostatici ben stretti alle braccia, venerdì 21 ottobre scorso dirigenti ed iscritti del Partito democratico di Corigliano-Rossano si sono presentati – erano circa in 30 – nella sede del circolo cittadino di Via Roma, nel centro storico coriglianese, per i prelievi finalizzati all’«analisi del voto e prospettive per il futuro» come da convocazione del segretario cittadino Franco Madeo (foto).

Il dibattito – ha scritto lo stesso Madeo in uno dei suoi soliti comunicati stampa da cui non s’evince mai una mazza«si è svolto con spirito di chiarezza e di trasparenza»!

Infatti, dopo un chilometrico pippone d’improbabile sociologia politica sulla scarsissima affluenza alle urne, dopo una lectio magistralis di Diritto sul disgraziato Rosatellum – come se la legge elettorale non portasse affatto proprio il nome d’un esponente del Pd! – dopo una ben erudita spiegazione sul cosiddetto «campo largo» ottimo per giocare a calcio anziché a calcetto o a calciotto tra scapoli e ammogliati, Madeo è atterrato finalmente a Corigliano-Rossano. Dove, ha detto – qualora ci fosse ancora qualcuno che non lo sapesse – «il Pd è passato dal 18.16% del 2013, al 10.35% del 2018 e al 9.21 nel 2022».

Il logorroico segretario poi è passato all’argomento «congresso» cui ha dedicato mezza enciclopedia Tregatti (più o meno il numero dei suoi iscritti tradotti in voti…) e poi ancora ha detto:

«anche a Corigliano-Rossano abbiamo tanto da fare per rimettere in piedi il partito, per ritornare a fare politica, per conquistare gli elettori, per costruire un progetto politico chiaro, inclusivo, che coinvolga tutte le forze riformiste, progressiste e di sinistra presenti in città anche in prospettiva del prossimo appuntamento elettorale delle amministrative».

Infine l’immancabile lista della spesa:

«Strada statale 106, rifiuti, nuovo ospedale, centrale Enel, porto, Piano strutturale associato, lungomare unico, statuto comunale, lotta alla criminalità organizzata», e, dulcis in fundo, «la richiesta di pace per il conflitto aperto in Ucraina» con un bell’ultimatum dalla base Nato delle Prainette a Vladimir Putin! 

Madeo e il sindaco Stasi fianco a fianco alla recente festa dell’Unità tenutasi prima delle elezioni politiche

L’unica cosa che non ha detto, Madeo, è se il Pd condivide o meno l’azione politica ed amministrativa del “compagno” forse anche “grillino” sindaco Flavio Stasi, se la sostiene o meno, o per nulla, proprio sulle questioni da lui stesso elencate…

A sentire chi – presente in Consiglio comunale con la tessera del Pd in tasca o nella borsetta – non si capisce infatti granché: il consigliere Aldo Zagarese s’è recentemente dimesso dal partito proprio perché non digeriva la politica di Stasi né la “troppa vicinanza” a Stasi del resto del Pd, il consigliere Gino Promenzio contro Stasi si candidò a sindaco, dunque… e la consigliera Rosellina Madeo che fu candidata proprio nelle liste di Promenzio non s’è mai capito da che parte stia. Madeo (Franco): tutto il resto è fuffa, solo fuffa. direttore@altrepagine.it  

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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