I giudici della Settima sezione penale della suprema Corte di Cassazione hanno dichiarato inammissibile il ricorso ch’era stato proposto dall’avvocato difensore d’un coriglianese condannato dal Tribunale di Castrovillari, e, in secondo grado, il 15 novembre del 2021, anche dalla Corte d’Appello di Catanzaro, per avere dolosamente provocato un principio d’incendio boschivo nel territorio comunale di Corigliano-Rossano.

La Cassazione ha dunque confermato la condanna a 8 mesi di reclusione (pena sospesa) nei confronti di Giuseppe Pagnotta, di 36 anni.

Il condannato definitivo era stato fermato dai carabinieri poco dopo avere appiccato l’incendio, dopo che la pattuglia aveva notato la sua auto parcheggiata nei pressi dell’area interessata dal fuoco e poi il repentino allontanamento della stessa.

Pagnotta, nella circostanza, aveva consegnato ai militari dell’Arma l’accendino che teneva in tasca e che aveva usato proprio per appiccare il fuoco.

I supremi giudici della Cassazione hanno condannato Pagnotta anche a 3 mila euro d’ammenda. redazione@altrepagine.it

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