Da circa 6 mesi l’ente pubblico batte cassa attraverso il tutor installato sulla Sp che da Cantinella conduce verso Sibari

Installato ed entrato in funzione lo scorso mese di dicembre, il tutor autovelox attivo sulla Strada provinciale 253 nel tratto ricadente nel Comune di Corigliano-Rossano lungo la direttrice che dalla frazione di Cantinella conduce verso Sibari, ha fatto già molto discutere, a livello sociale, politico ed istituzionale.

L’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano l’ha infatti bollato come «non di reale utilità, inopportuno e non condivisibile; un modo per far cassa e non per garantire sicurezza stradale ai cittadini», chiedendone già a dicembre, pubblicamente, alla Provincia di Cosenza, «la rimozione».

L’appello dell’amministrazione comunale è però rimasto inascoltato, e quell’autovelox, oltre alle multe che continuano a fioccare, da qualche settimana sta facendo registrare un risvolto davvero scandaloso. 

Sono infatti già moltissimi i cittadini-automobilisti che si sono visti recapitare la multa per il superamento del limite di velocità imposto sulla Provinciale con la spada di Damocle della prova fotografica, e che sono stati loro malgrado costretti ad andare a ritirare la relativa posta raccomandata addirittura a Cosenza, partendo da Corigliano-Rossano, come pure da Acri o da Castrovillari.

L’avviso di giacenza e la multa da ritirare a Cosenza

Già, ma com’è possibile un’assurdità del genere?

È presto detto:

da qualche tempo la Provincia ha affidato il servizio postale di recapito delle multe a “Sailpost”, un accreditato servizio postale privato che non ha agenzie né a Corigliano-Rossano tantomeno ad Acri o a Castrovillari.

Le multe da recapitare sono tante, troppo spesso capita che il postino di “Sailpost” non trova in casa l’interessato di turno o qualcuno dei suoi familiari, perché in quegli orari sono magari tutti al lavoro. Quindi lascia l’avviso di giacenza della raccomandata nella cassetta postale.

Ecco come avviene il recapito delle multe

Quasi sempre l’avviso di giacenza non reca la data di recapito, e, considerato che se l’automobilista multato paga entro 5 giorni dalla notifica della contravvenzione gode del previsto sgravio del 30% sull’importo, c’è il forte rischio che, quando si giunge alla “Sailpost” di Cosenza magari perdendo una giornata non retribuita di lavoro, quel termine di 5 giorni sia già “spirato”. 

Essere costretti a fare 80 chilometri all’andata e 80 al ritorno per ricevere la posta raccomandata d’un ente pubblico, per la Provincia di Cosenza non ha prezzo?! direttore@altrepagine.it    

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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