Sul gravissimo fatto accaduto all’alba regna un clima di grande omertà: c’è dietro l’“ombra” della criminalità locale?

Un fatto gravissimo e di violenza inaudita. È accaduto stamane all’alba, intorno alle 6,30, sul lungomare di Schiavonea a Corigliano-Rossano, nel tratto che da Piazzetta Portofino conduce verso l’area portuale, nei pressi d’un bar. 

Una persona disabile, un uomo, era lì che transitava sul marciapiede a bordo della propria carrozzina a motore elettrico, quando è sopraggiunta a tutta velocità un’autovettura Mercedes che gli si è fermata davanti.

Dall’auto è sceso un individuo che l’ha aggredito fisicamente e in modo selvaggio:

Dapprima l’ha schiaffeggiato, poi l’ha pestato a pugni e a calci, l’ha buttato giù dalla carrozzina a motore, l’ha afferrata e gliel’ha scaraventata addosso, continuando a infierire contro il povero prima di rimontare in auto dileguandosi a forte velocità com’era arrivato. 

Alla violenta scena avrebbero assistito in tanti

Le drammatiche sequenze di violenza urbana sono durate pochissimo e si sono consumate sotto gli occhi terrorizzati d’alcune persone affacciatesi con paura e discrezione dalle finestre di casa, e d’altre che erano intente a fare footing sul marciapiede opposto, quello antistante il mare, che non avrebbero fatto in tempo ad intervenire ma che si sono adoperate a soccorrere la vittima del singolare pestaggio.

Del grave episodio ne sono venuti a conoscenza i carabinieri del Reparto territoriale cittadino diretti dal maggiore Marco Filippi. 

Adesso si sta verificando l’eventuale accesso del disabile in uno dei due Pronto soccorso degli ospedali cittadini. La vittima potrebbe anche essersi auto-medicata o essersi fatta medicare in casa, non ricorrendo alle cure di medici e infermieri del Servizio sanitario pubblico proprio per evitare che questi allertassero i carabinieri e lui fosse costretto a denunciare l’aggressione subita.

Dai suoi “oscuri” contorni, l’episodio potrebbe essere riconducibile a fatti di locale natura criminale, magari connessi a questioni di droga o d’altro, e ciò “spiega” il clima d’omertà di quanti in qualche modo hanno assistito al pestaggio. redazione@altrepagine.it 

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