Mario Cerchiara e Maria Stella Campana sono i genitori di Erminia, moglie del ritenuto “reggente” degli zingari 

CATANZARO – Il 65enne di Cassano Jonio Mario Cerchiara e la moglie 59enne Maria Stella Campana tornano in libertà.

Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Sara Mazzotta, in accoglimento dell’istanza di revoca della misura cautelare presentata dagli avvocati difensori della coppia.

Sono accusati d’aver favorito la latitanza del genero tra il 2015 e il 2018

I coniugi Cerchiara-Campana sono accusati di favoreggiamento della latitanza del genero 33enne e presunto boss della ‘ndrangheta cassanese Luigi Abbruzzese, ritenuto dalla Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro “reggente” della cosca degli zingari.

Luigi Abbruzzese

Abbruzzese, marito della figlia della coppia, la 35enne Erminia (nella foto d’apertura), lei finita in carcere mentre i genitori agli arresti domiciliari, lo scorso 30 giugno nell’ambito della maxi-inchiesta anti-‘ndrangheta “Athena”, fu catturato nell’agosto del 2018 dopo 3 anni e mezzo di latitanza e dopo la sua condanna definitiva a 20 anni di carcere nel maxi-processo “Gentlemenper associazione mafiosa e traffico internazionale ed intercontinentale di droga.

Ecco perchè i coniugi Cerchiara sono stati liberati

I difensori dei suoceri del presunto boss, gli avvocati Giorgia Greco e Tanja Argirò, avevano presentato la documentazione – un certificato di stato di famiglia del 2019 – attestante l’inserimento della loro figlia Erminia nello stato di famiglia del marito Luigi, e, inoltre, la sentenza del Tribunale di Castrovillari con la quale la stessa moglie del presunto boss era stata assolta dal reato di favoreggiamento della latitanza del consorte.

Il Tribunale di Catanzaro

Già dal 2014, Luigi Abbruzzese ed Erminia Cerchiara erano infatti conviventi, e sul punto la Corte di Cassazione ha espresso un giudizio chiaro:

«La causa di non punibilità prevista dall’articolo 384 del Codice di procedura penale, è applicabile anche nei confronti dei componenti di una famiglia di fatto e dei loro prossimi congiunti, dovendosi recepire un’interpretazione in bonam partem che consenta la parificazione, sul piano penale, della convivenza more uxorio alla famiglia fondata sul matrimonio»

Per questi motivi i suoceri di Luigi Abbruzzese sono stati rimessi in libertà. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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