CATANZARO – Colpo di scena dopo colpo di scena. I giudici del Tribunale del riesame di Catanzaro, accogliendo ancora una volta le argomentazioni degli avvocati Enzo Belvedere e Pasquale Filippelli, ha nuovamente ordinato scarcerazione dei fratelli Francesco e Giuseppe Laino, di 45 e 49 anni (leggi QUI), imprenditori agricoli di Cassano Jonio indagati nella maxi-inchiesta anti-‘ndrangheta “Athena”.

«Pochi giorni or sono, su un anomalo impulso di un amministratore giudiziario di un’altra società, si è letteralmente preso un abbaglio collettivo, che ha coinvolto il pm ed il gip distrettuale, ritenendo che un cambio di amministrazione societaria potesse equivalere a un tentativo di sottrazione di beni ad improbabili misure di prevenzione», si legge in una nota diffusa dagli avvocati difensori.

«In maniera rapida e lapalissiana, dinanzi ad un Tribunale allibito per la balzana prospettazione accusatoria, che proveniva da una ricostruzione altrettanto marchiana e sbagliata dell’amministrazione, il Riesame ha posto la parola fine ad un assurdo ripetuto carcere per i fratelli Laino e per un altrettanto improbabile tentativo di misura ablatoria. 

È la seconda volta che due persone perbene e due società specchiate ricadono in orrori giudiziari. La cattiva interpretazione dei fatti e delle leggi non può far aprire le porte del carcere, per ben due volte. I fratelli Laino hanno subito trovato, dinanzi ad un immediato Riesame, chi con intelligenza interpreta le norme», insistono gli avvocati Belvedere e Filippelli.

I giudici del riesame hanno revocato la misura cautelare dell’obbligo di firma anche per le rispettive mogli dei due indagati, e dissequestrato l’azienda “Agrifruit”. redazione@altrepagine.it

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