È imputato di duplice tentato omicidio. La sera del 30 ottobre dell’anno scorso, accompagnato dalla sua donna, irruppe nel circolo sotto il Castello ducale sparando contro Francesco Coppola e Paolo Algieri

CASTROVILLARI – Andrà a processo col rito abbreviato il prossimo 7 dicembre, il 48enne coriglianese Natalino Pirro, detenuto in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio compiuto in concorso con la compagna 52enne di nazionalità bulgara Larisa Parvanova, lei già condannata lo scorso mese d’aprile quando in Tribunale a Castrovillari patteggiò la pena di 3 anni e otto mesi di reclusione, e venne contestualmente scarcerata (la coppia, nella foto)

Il processo nei confronti di Pirro e della Parvanova riguarda il grave fatto accaduto la sera del 30 ottobre dell’anno scorso tra l’interno e l’esterno del circolo ricreativo “La torre”, ubicato nel centro storico coriglianese di Corigliano-Rossano proprio di fronte al Castello ducale.

Il sopralluogo dei carabinieri dopo il crimine

Quella sera, accompagnato dalla sua donna, Pirro vi fece irruzione armato di fucile sparando contro due persone che rimasero ferite, il 59enne coriglianese Francesco Coppola e il 50enne anch’egli coriglianese Paolo Algieri, quest’ultimo deceduto alcuni mesi fa, ma stroncato da una grave malattia di cui soffriva da tempo.

Pirro, che è difeso dall’avvocato Francesco Paolo Oranges, non è stato ancora giudicato dal momento che il processo nei suoi confronti era subordinato a una perizia psichiatrica disposta dal giudice per le indagini preliminari Lelio Festa.

Il Tribunale di Castrovillari

La perizia è stata depositata proprio in questi giorni: 

il 48enne era in stato di semi-infermità mentale quando armato di quel fucile calibro 12 caricato a pallini entrò nel circolo aprendo il fuoco.

La diabolica coppia Pirro-Parvanova solo per fortuna non provocò morti su quel “campo di battaglia”.

Proprio la 52enne bulgara sarebbe stata la “causa” di quanto avvenuto:

Pirro il “fuciliere”, infatti, provando una morbosa gelosia verso la compagna, aveva deciso di “punire” in modo esemplare quanti osavano soltanto guardarla o rivolgerle la parola. Le indagini-lampo furono condotte dai carabinieri del Reparto territoriale, che quella sera stessa arrestarono la coppia diabolica fuggita dalla scena del crimine (leggi QUI). direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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