I giudici del riesame di Catanzaro gli negano per la seconda volta in pochi mesi la scarcerazione

CATANZARO – Prosegue l’inchiesta sull’omicidio di Cosimo Costa, il 49enne fruttivendolo coriglianese deceduto lo scorso 19 settembre a seguito del violentissimo pestaggio a sangue che aveva subito tre mesi prima, a giugno, e che lo aveva ridotto quasi in fin di vita. 

Cosimo Costa

L’indagine, condotta dai carabinieri in forza alla Sezione operativa del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano diretto dal tenente colonnello Marco Filippi, coordinati dai sostituti procuratori di Castrovillari Veronica Rizzaro e Flavio Serracchiani, vede, per il momento, indagate 3 persone, tutte coriglianesi, una delle quali ristretta in carcere a Castrovillari dallo scorso 29 luglio come principale indiziata.

Si tratta del pregiudicato 44enne Salvatore Lagano, ritenuto autore del pestaggio (nella foto d’apertura), difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Giuseppe Vena. 

Per Lagano nei giorni scorsi si sono nuovamente espressi i giudici del Tribunale del riesame di Catanzaro, che hanno nuovamente rigettato, per la seconda volta in pochi mesi, anche l’ultima istanza difensiva protesa alla sua scarcerazione. Nel primo caso, infatti, Lagano era indagato per tentato omicidio, mentre nel secondo era scattata l’accusa d’omicidio a seguito del decesso di Costa. 

Il Tribunale di Catanzaro

Gli altri due indagati, attualmente a piede libero, sono i fratelli Leonardo e Franco Campana, di 58 e 56 anni e con piccoli precedenti, difesi dagli avvocati Giacinto D’Urso e Antonio Marino.

Nella giornata di domani, nell’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari, il consulente tecnico nominato dalla Procura castrovillarese, il professor Biagio Solarino, procederà all’apertura dell’encefalo del defunto Costa, prelevato durante l’autopsia ch’era stata eseguita nell’obitorio dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza lo scorso 29 settembre, al fine di risalire all’esatta causa del decesso del commerciante. 

Il Tribunale di Castrovillari

L’inchiesta sulla “spedizione punitiva” ai danni di Costa (Ammazzato di botte per un debito di 10 mila euro?) è già corroborata da attività d’intercettazione telefonica e ambientale. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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