CORIGLIANO-ROSSANO – Direttore buongiorno a lei ed ai suoi lettori. Ho letto il comunicato dell’ufficio stampa romano del senatore di Corigliano-Rossano Ernesto Rapani in cui egli “giustifica” il perché ha pugnalato alle spalle il Sud Italia, attraverso lo strumento del suo voto, offendendo e umiliando chi lo ha eletto e chi rappresenta tramite il suo voto.

La Meloni (nella foto assieme a Rapani) non ha mai parlato di autonomia differenziata nei suoi programmi, mai!

Vorrei tanto chiedere a ogni suo singolo elettore cosa pensa della sanità locale.

La costruzione dell’ospedale unico è attualmente ferma!

So che è stato proposto ai dipendenti locali del nuovo ospedale della Sibaritide di spostarsi sui cantieri di Bari. Proposta arrivatagli dalla D’Agostino costruzioni, la ditta appaltatrice.

L’ospedale di Corigliano ormai è un “ambulatorio”, dove non sono sufficienti né le strutture né il personale.

L’ospedale di Rossano arranca ad esistere.

Il tutto si traduce in «se hai urgenza vai a Cosenza, Catanzaro o Bari». Si traduce in «se hai problemi seri, da Roma in su», eppure io le tasse le pago uguali a come le pagano in Veneto.

Riporto l’estratto scrittogli dall’ufficio stampa, perché il senatore era sicuramente impegnato a votare la splendida legge che tanto i veneti (da sempre secessionisti) volevano!

«Il mio voto favorevole è stato condizionato dall’inserimento dell’emendamento proposto da Fratelli d’Italia, il quale afferma chiaramente che in caso di nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica derivanti dalla determinazione dei Livelli essenziali di Prestazione (LeP), il trasferimento delle funzioni può avvenire solo dopo l’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che allocano le risorse finanziarie necessarie a garantire gli stessi livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio nazionale, comprese le regioni che non hanno sottoscritto le intese».

Senatore, ma i LeP chi li decide quando sono minimi o no?!

Senatore, ma non è che i LeP (i minimi) li votate sempre voi in Parlamento?!

Senatore, ma non è che è stato costretto a votare perché vi arrivano ordini e veline dal partito perché avete scambiato la riforma del premierato con l’autonomia differenziata?!

Senatore, ma non le pare meglio di suggerire a Giorgia di non fare tutto il contrario di ciò che ha detto… le accise sulla benzina vabbè lasciamo stare… l’abolizione delle Regioni vabbè lasciamo stare… l’Euro e l’Europa vabbè lasciamo stare… Ah, il Mes grazie a Giorgia, il prossimo anno ci costerà 12 miliardi!

Li prendete dai soldi risparmiati sui LeP???

Ma vedi tu se mi tocca fare anche l’opposizione!!!

Domenico Zangaro

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Rettifica

Buonasera Direttore,
ci tengo a informarla che io non sono un elettore della Meloni, non lo sono mai stato né penso mai di poterlo essere!

La ringrazio per aver pubblicato la mia lettera, ma non voglio che il mio nome venga accostato alla destra e soprattutto a quella destra lì.

La mia è una critica su come questo governo di destra coi suoi adepti si muove a svantaggio del Sud, e quando ho scritto “vedi tu se mi mi tocca fare anche l’opposizione” è proprio perché questa sinistra di centro (che vorrei facesse opposizione) non mi rappresenta neanche.

Se può cambiare il titolo le sarei estremamente grato

Distinti saluti,

Domenico Zangaro

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