La candidata del Centrodestra ha acceso i motori d’una “macchina da guerra” per battere il sindaco Stasi che parte dal suo “zoccolo duro”

CORIGLIANO-ROSSANO – Fino a poco più d’una settimana fa, attorno al sindaco “civico” di Corigliano-Rossano Flavio Stasi aleggiava un clima di “rielezione” in vista delle Comunali dell’8 e 9 giugno prossimi, anche con l’ipotesi che il primo cittadino in carica potesse praticamente averla vinta al primo turno “a tavolino”, senza neppure giocarla la partita elettorale e senza alcun’ombra di ballottaggio.

Ad inizio della settimana scorsa, invece, il “rombo di tuono” della candidatura di Pasqualina Straface per il Centrodestra, voluta e decisa assieme alla stessa consigliera regionale di Forza Italia proprio dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto, ha scompaginato tutto e rimesso tutto in discussione. Rompendo l’incantesimo di Stasi e degli stasiani, con tanti di questi ultimi che proprio da una settimana in qua possiamo già definire ex stasiani.

S’intravede, infatti, un totale ribaltamento del proscenio, con la Straface già in vantaggio su Stasi, e, addirittura, con l’ipotesi di vittoria senza ballottaggio della stessa Straface.

Quanti osservano con attenzione le cose della politica cittadina oggi la pensano proprio così.

Siamo però nel campo delle previsioni e delle ipotesi, perché la partita elettorale ora è (ri)aperta e lo sarà fino al voto di giugno cui mancano ancora 3 mesi.

Ad ogni buon conto, i fatti che stanno emergendo in questi giorni vanno passati in rassegna.

Il selfie del Centrodestra coriglianrossanese con al centro Pasqualina Straface

L’ingegneria elettorale della candidata del Centrodestra

I fatti rivelano che la Straface, dalla sua, avrebbe liste di candidati al Consiglio comunale (presto ancora per poter dire quante) già quotate come “molto forti” o “fortissime”, a giudicare dai nomi che circolano per “sicuri” come candidati all’assemblea civica.

Sono davvero tanti, infatti, i nomi che vengono quotati al di sopra delle 500 preferenze, e, stando alle indiscrezioni che fuoriescono dagli stessi ambienti del Centrodestra, in ogni lista a sostegno della Straface potrebbero esservi almeno 4 (sul totale di 24) candidati quotati proprio su quella cifra elettorale.

Qualcuno già la definisce una “macchina da guerra” elettorale quella della Straface. La quale pare sia personalmente impegnata in tali operazioni di “ingegneria” elettorale a cominciare da Rossano, lei che da coriglianese ha l’obiettivo di battere il sindaco rossanese Stasi.

Il sindaco Stasi ed alcuni esponenti della sua giunta

Qui “casa Stasi”

Stasi, in questi quasi 5 anni d’amministrazione, si sarebbe conquistato le simpatie d’alcune fasce di popolazione coriglianese che oggi, stando alle previsioni degli ambienti stasiani, su Corigliano rappresenterebbero lo “zoccolo duro” d’un sindaco che nelle urne cercherà la propria conferma, conoscendo certamente meglio e per ovvie ragioni, l’indice di gradimento nei suoi confronti su Rossano.

Stasi, per sottoporsi al giudizio dei cittadini-elettori, lo farà assieme ai suoi assessori (3 su 6, nel 2019 non furono neppure eletti consiglieri comunali) ed ai consiglieri comunali della sua maggioranza, gran parte dei quali, nel 2019, eletti non tanto per i loro consensi personali, bensì per il larghissimo consenso verso il candidato a sindaco Stasi.

Indubbio che il sindaco in 5 anni abbia “incrociato” nel proprio percorso politico molti altri, e che tra questi diversi gli abbiano garantito la candidatura nelle sue liste. Anche se, in questi ultimi giorni, si sarebbe registrato un bel fuggi fuggi (leggi QUI). Fin qui “casa Stasi”.

Se sarà una “partita” solo a due, non vi sarà ballottaggio

Ovvio che se i candidati “effettivi” a sindaco della grande città jonica saranno solo e soltanto Stasi e la Straface, mentre le altre già annunciate candidature non compariranno poi sulla scheda elettorale, la partita sarà a turno unico e quindi senza possibilità di ballottaggio come noi stessi scrivevamo lo scorso 24 gennaio in riferimento proprio a Stasi e alla Straface (nuovo sindaco in primavera a turno unico senza ballottaggio?).

Tra i due candidati principali, infatti, ci sono le annunciate candidature a sindaco del consigliere comunale coriglianese di Azione Mattia Salimbeni per il cosiddetto “terzo polo”, e dell’outsider civico coriglianese Domenico Piattello.

Il “caso Salimbeni”

Mattia Salimbeni (nella foto d’apertura), già esponente di Forza Italia proprio come la Straface, è stato “messo in campo” da Giuseppe Graziano detto Il generale, il consigliere regionale di Azione nonché commissario cittadino del partito a Corigliano-Rossano, assieme ai movimenti civici “Il coraggio di cambiare l’Italia” (di diretta emanazione del Generale stesso) e “Corigliano-Rossano Domani”. Una candidatura, quella di Salimbeni, con un evidente problema politico, dal momento che Azione – e il Generale Graziano – fanno parte della maggioranza che in Regione sostiene il presidente Occhiuto che a Corigliano-Rossano ha candidato la Straface.

Il presidente della Regione Occhiuto e il suo consigliere Graziano

Il problema, come da AltrePagine abbiamo scritto pochi giorni or sono, in termini politici sarebbe stato già risolto a livello “centrale” da Occhiuto stesso in combutta con la parlamentare ed ex ministra Mara Carfagna che è la presidente nazionale del partito di Azione (il “ritiro” della candidatura a sindaco di Salimbeni è già passato per Mara Carfagna), purtuttavia a livello locale permangono delle resistenze che potrebbero ritardare il “ritiro” della candidatura a sindaco di Salimbeni.

Se la Carfagna è stata politicamente “ricompensata” da Occhiuto con un incarico di consulenza da 50 mila euro per il proprio compagno di vita alla Presidenza della Regione Calabria, il suo partito a Corigliano-Rossano sarebbe passato alla “cassa” della Straface:

Il generale, infatti, potrebbe ritirare la candidatura di Salimbeni qualora la Straface assicurasse un posto nella sua eventuale giunta a un esponente di Azione.

Ovviamente Salimbeni, penserete tutti…

Invece no!

Già, perché come assessore, Graziano sarebbe pronto a sponsorizzare un altro consigliere comunale in carica di Azione, il rossanese Gennaro Scorza, magari in un unico “pacchetto” con la Presidenza a se stesso della Terza Commissione regionale Sanità, Attività sociali, culturali e formative, che la Straface, qualora venisse eletta sindaca, lascerebbe vacante.

Il consigliere comunale di Azione Gennaro Scorza

La Straface, però, avrebbe stroncato sul nascere, col Generale come pure con altri, qualsiasi “abboccamento” relativo alla formazione della sua eventuale giunta comunale e qualsiasi propria intercessione con Occhiuto su questioni politiche di competenza del Consiglio regionale, quale la presidenza della Terza Commissione.

Salimbeni “resiste” e continua a presentarsi in pubblico da candidato a sindaco, da ultimo ieri sera durante un partecipatissimo convegno relativo al progetto della nuova Strada Statale 106 che interessa il lungo tratto che dovrebbe attraversare l’intera città di Corigliano-Rossano. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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