Nuova udienza davanti ai giudici della Corte d’Assise di Cosenza: alla sbarra Giorgio Arturi, Francesco Le Pera e Manuel Intrieri
COSENZA – Pure nell’udienza di ieri, in Corte d’Assise a Cosenza, protagonista è stato il luogotenente Ettore Caputo in forza alla Sezione operativa del Reparto territoriale dei carabinieri di Corigliano-Rossano.
Al cospetto della Corte (presidente Paola Lucente, a latere Francesca De Vuono), il sottufficiale sta riferendo in merito all’attività d’indagine sull’omicidio di ‘ndrangheta che vide vittima il 57enne pregiudicato per fatti di droga Pasquale Aquino detto ‘U spusat, ammazzato in un agguato la sera del 3 maggio 2022 nella frazione Schiavonea di Corigliano-Rossano, davanti alla sua stessa abitazione.
Pasquale Aquino
Il maresciallo sul banco dei testimoni è stato interrogato dal rappresentante della pubblica accusa, incarnato dal pubblico ministero della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, Alessandro Riello.
Alle cui domande ha dichiarato che il periodo investigativo riferito al fatto di sangue è «concomitante con un’altra indagine avviata» e che nel corso dell’attività svolta «sono emersi aspetti importanti».
Il teste ha parlato d’alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali successive all’arresto per estorsione mafiosa (4 agosto 2022) del 40enne Giorgio Arturi, uno dei 3 imputati per l’omicidio di Aquino, e che, in una telefonata «si parlava di prendere della droga».
Gl’interlocutori discutevano ed uno utilizzava un tono perentorio, consigliando al “compare” di stare attento a non fare “passi falsi”:
«Da dove prendi la droga?
Guarda che non si scherza, con quello non si scherza.
Lascia stare, ci sono persone che… non scherziamo più».
Per il pm Riello quelle intercettazioni rappresentano una valida prova dell’omicidio di stampo ‘ndranghetista di Pasquale ‘U spusat e del ruolo di “basisti” che avrebbero svolto Arturi e l’imputato 22enne Manuel Intrieri detto Zuzù prima dell’agguato a colpi di pistola che sarebbe stato compiuto dal terzo imputato, il ritenuto killer 22enne Francesco Le Pera.
Il pm antimafia Alessandro Riello
Si tornerà in aula il prossimo 16 aprile per il controesame dello stesso teste Caputo da parte degli avvocati difensori dei tre imputati. direttore@altrepagine.it