La sentenza però non “ripara” il danno provocato da chi li denunciò: il Comune ha infatti perso un importante finanziamento regionale
CASTROVILLARI – Tutti assolti «perché il fatto non sussiste»:
Cataldo Loria, 48 anni, agronomo di Corigliano-Rossano, Mariateresa Annalisa Stamato, 34, agrotecnica, progettista esecutiva e direttrice dei lavori, di Amendolara, Giovanni Matalone, 60, sindaco di Scala Coeli, Luigina Farao, 44, assessora comunale di Scala Coeli, Benedetto Russo, 54, vicesindaco e assessore di Scala Coeli, e Francesco Stella Altomare, 71, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Scala Coeli.
Questo il dispositivo di sentenza emesso dai giudici del collegio penale del Tribunale di Castrovillari (presidente Carmen Ludovica Bruno, a latere Gabriele Antonaci e Luca Fragolino), dopo la camera di consiglio che ha fatto seguito all’ultima udienza del processo a carico del sindaco del piccolo Comune dell’entroterra basso jonico e d’alcuni tecnici, comunali e non.
Il processo s’è concluso martedì 12 marzo scorso.
Il bando di finanziamento della Regione e l’opportunità (perduta) di ricostituire quel bosco andato bruciato
I sei erano accusati, a vario titolo e in concorso tra loro, di falso materiale in atto pubblico e falso ideologico aggravati, in relazione a un progetto attraverso il quale il Comune di Scala Coeli avrebbe dovuto partecipare a un bando di finanziamento pubblico emesso dalla Regione Calabria a valere sui fondi del Piano di sviluppo rurale 2014-2020, per far ottenere all’ente comunale uno stanziamento pari a 146 mila euro finalizzato alla ricostituzione d’un bosco in località Masciarda-Catananni, che alcuni anni prima era stato danneggiato da un incendio.
Nella fase delle indagini preliminari relativa all’inchiesta – condotta nel 2019, a seguito d’una denuncia, dal sostituto procuratore di Castrovillari Angela Continisio che successivamente aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dei 6 – la somma finanziata al Comune di Scala Coeli fu sequestrata proprio su richiesta del magistrato inquirente da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Biagio Politano. E, a marzo del 2020, la Regione Calabria emise il provvedimento di revoca relativo ai fondi concessi al Comune.
L’assoluzione di tutti gl’imputati, però, non “ripara” nulla, perché il Comune di Scala Coeli il finanziamento relativo a quel progetto l’ha oramai perduto.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi mesi.
Amministratori comunali e tecnici finiti a processo sono stati difesi dagli avvocati Natale Giorgio Mangano, Francesco Coppola, Emilio Falvo e Giuseppe Urso. direttore@altrepagine.it