CORIGLIANO-ROSSANO – Gentile Direttore, lei è uno di quelli attenti a ciò che accade in città e per fortuna non sta lì ad aspettare la nota stampa, facendo vera cronaca e mettendo le mani anche laddove gli altri media, asserviti, hanno paura di metterle.

Per tale motivo volevo condividere con lei questa riflessione. Gira sui social la locandina che annuncia per oggi pomeriggio alle 18 l’apertura di un comitato elettorale per Stasi Sindaco nel centro storico di Rossano.

A tal proposito, ci sono due curiosità su cui vorrei fare una riflessione:

questo comitato, a quanto pare, nascerà in uno spazio che fino allo scorso anno ospitava un negozio di souvenir, costretto a chiudere anche a causa dell’inesistenza e del fallimento delle politiche di questa amministrazione in materia di centri storici.

Aprire una sede elettorale al posto di un’attività commerciale fallita è un bel modo per dimostrare che la carriera politica è più importante dello sviluppo di una città. Ma d’altronde, e lo ha documentato lei in prima persona, l’unico intervento al centro storico rossanese per cui Stasi sarà ricordato è l’acquisto delle case di Caracciolo, per cui c’è poco da dire.

Quello che inaugurano oggi è in realtà il secondo comitato elettorale di Stasi, dato che il primo esiste già da più di un anno anche se mascherato da “Casa delle associazioni”, a Villa Labonia.

Andate a controllare chi gestisce quello spazio pubblico e scoprirete che si tratta di associazioni o pseudo tali di amici intimi del sindaco, compari, candidati. Tutti nomi, per intenderci, che trovate spesso sull’albo pretorio destinatari di fondi pubblici e che a giugno supporteranno Stasi piazzando candidature nelle liste e portando voti.

Questa è Corigliano-Rossano nell’era Stasi, ed è giusto che i cittadini lo sappiano.

Cordialità.

Lettera firmata

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