Sono già oltre una trentina gl’incendi dolosi da inizio anno: cinque solo nell’apparentemente tranquilla Trebisacce 

Nella Sibaritide, e in particolare a Corigliano-Rossano, oramai non c’è pace quanto a sicurezza sociale dei cittadini.

Non c’è notte in cui non succeda qualcosa, in qualche angolo urbano o meno d’una terra di tutti diventata terra di nessuno.

Due notti fa è stata rinvenuta una bottiglia incendiaria molotov nel cantiere dei lavori di ristrutturazione dell’Istituto professionale alberghiero di contrada Frasso a Corigliano-Rossano, a mo’ d’“avvertimento” nei confronti del titolare della ditta che sta eseguendo i lavori in appalto.

Stanotte, invece, altri due mezzi sono stati distrutti in due distinti incendi di chiara e lampante matrice dolosa. E siamo a 26 dall’inizio dell’anno nel solo territorio di Corigliano-Rossano, ma a oltre una trentina nell’intero comprensorio, 5 nel solo comune di Trebisacce, un’isola solo e soltanto apparentemente tranquilla.

Questa notte, la criminalità (organizzata o comune?) ha colpito allo Scalo di Corigliano e a Mirto-Crosia. Nel primo caso, a Corigliano, è andato distrutto il motocarro Ape parcheggiato in una traversa di Via Nazionale dal proprietario, un commerciante ambulante del luogo.

Nel secondo caso, in Via dei Martiri del Mare di contrada Decanati, a Mirto, è toccato a un furgone Ford Transit, anch’esso appartenente a un commerciante. Sui due teatri di fuoco, i pompieri del Distaccamento di Corigliano-Rossano a spegnere gl’incendi e i carabinieri del Reparto territoriale per l’avvio delle indagini. redazione@altrepagine.it

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