Rigettati i ricorsi in Cassazione, restano le condanne a 18 e a 9 anni di carcere per i due assassini del 26enne Antonio Barbieri, ammazzato a colpi di pistola a Corigliano-Rossano la sera del 12 gennaio 2019. Da qualche ora sono dunque definitive le condanne ai due imputati, in carcere da allora.
Le pene erano state inflitte dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro nei confronti del 30enne Cristian Filadoro (foto a sinistra, 18 anni di reclusione) e del 35enne Vincenzo Fornataro (a destra, 9 anni), entrambi coriglianesi e piccoli pregiudicati.
Nel tardo pomeriggio odierno, i supremi giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato i ricorsi dei difensori dei due imputati, gli avvocati Giuseppe Bruno del foro di Paola, Luca Marafioti del foro di Roma e Massimo Ruffo del foro di Castrovillari.
Esecutore materiale del delitto, Filadoro, che Fornataro quella sera aveva accompagnato con la sua Alfa dall’area urbana di Corigliano a quella di Rossano.
Antonio Barbieri, rossanese ed anch’egli piccolo pregiudicato, era stato rinvenuto gravemente ferito dalla polizia all’interno della sua Mercedes parcheggiata in Via Bruno Buozzi, allo Scalo rossanese, la sera dell’agguato. Soccorso, morì quattro giorni dopo nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.
La vittima e il luogo dell’agguato
Movente passionale per l’omicidio:
la fidanzata di Filadoro, una giovane rossanese che lavorava nella panetteria situata proprio di fronte al luogo dell’agguato a Barbieri, in precedenza era stata legata sentimentalmente proprio a quest’ultimo.
I familiari del giovane ammazzato, costituitisi parti civili nel processo, sono state rappresentate dagli avvocati Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti e Maria Teresa Zagarese del foro di Castrovillari. redazione@altrepagine.it