Si tratta della prima sentenza in assoluto da quando lo scorso dicembre è stata installata la strumentazione tutor. Da allora sono state migliaia e migliaia le multe e ci sono già altri circa 600 ricorsi pendenti all’Ufficio del giudice di pace di Corigliano

Sarebbe «incostituzionale» il tipo di tutor autovelox fatto installare dalla Provincia di Cosenza sulla Strada provinciale 253 nel tratto ricadente nel Comune di Corigliano-Rossano lungo la direttrice che dalla frazione di Cantinella conduce verso Sibari. 

È ciò che ha scritto nero su bianco e a chiare lettere il giudice di pace di Corigliano, Leonardo Minisci, nelle proprie articolate motivazioni contenute nella prima sentenza in assoluto sulla strumentazione entrata in funzione lo scorso mese di dicembre e controllata a distanza dalla polizia provinciale. 

La sentenza in questione è di lunedì 29 maggio scorso e dà ovviamente ragione al ricorrente del caso – rappresentato dall’avvocato Pasquale Magno del foro di Castrovillari -, un automobilista che aveva ricevuto una multa con la contestazione d’avere superato, anche se di poco, il limite di velocità imposto su quella strada. La multa gli è stata annullata e l’Ente Provincia è stato condannato. 

Nelle motivazioni della sentenza, il giudice di pace Minisci scrive che la strumentazione fatta installare dalla Provincia di Cosenza, per le sue caratteristiche tecniche che nell’atto giudiziario vengono dettagliatamente descritte

«è da ritenere costituzionalmente illegittimo per violazione dei principi di parità ed uguaglianza; un conducente di un mezzo abbastanza furbo ed esperto, infatti, se transitasse volontariamente e coscientemente al bordo della linea continua o tagliasse il percorso per 10 metri sulla corsia di emergenza, manovre pericolose e sanzionabili solo se presente un Agente di Polizia, il tutor non sarebbe in grado di recepirne il passaggio, e, quindi, di determinarne la velocità, e questo con gravissima violazione del principio della parità di trattamento e di uguaglianza»

Il giudice cita gli esempi della motocicletta e dell’autovettura:

per il primo tipo di mezzo infatti sarebbe oltremodo semplice evitare di farsi “rilevare” dalla strumentazione.

Perciò, scrive il giudice,

«è di tutta evidenza la illegittima disparità di trattamento del sistema nel rilevare l’infrazione degli automobilisti piuttosto che dei motociclisti»

Inoltre, fa rilevare anche questo il giudice, proprio su quel tratto di strada

«il sistema tutor è viziato da illegittimità costituzionale sotto il profilo di violazione del principio di non discriminazione, per la presenza, all’interno della tratta di controllo, di uno svincolo tale da determinare l’introduzione di elementi di discriminazione e di iniquità tra gli stessi utenti della strada»

Della singolare modalità di recapito delle migliaia e migliaia di multe da quell’autovelox ai cittadini-automobilisti di Corigliano-Rossano (e non solo) – costretti a recarsi a Cosenza per ritirarsi le raccomandate postali in giacenza allo sportello di un’agenzia privata – ne abbiamo scritto alcuni giorni addietro, mentre al giudice di pace di Corigliano pendono già circa 600 ricorsi, e in molti casi il singolo ricorso è cumulativo di decine di multe al singolo cittadino-automobilista! direttore@altrepagine.it 

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com