CATANZARO – Passa dal carcere agli arresti domiciliari, per decisione dei giudici del Tribunale del Riesame di Catanzaro, il 36enne di Cassano Jonio, ma residente a Trebisacce, Gianfranco Arcidiacono, indagato nella maxi-inchiesta anti-‘ndrangheta “Athena” della Procura distrettuale Antimafia catanzarese.

I giudico della libertà hanno parzialmente accolto i motivi del ricorso presentato dai difensori di Arcidiacono, gli avvocati Domenica Napoli e Marco Rosa, avverso la misura cautelare che era stata applicata all’indagato lo scorso 30 giugno dal giudice per le indagini preliminari distrettuale, Sara Mazzotta.

Gianfranco Arcidiacono un anno fa è stato condannato in primo grado a 2 anni e otto mesi di reclusione nel maxi-processo anti-’ndrangheta “Kossa”.

Nell’ambito dell’inchiesta “Athena” torna invece in libertà il 39enne cassanese Ivan Abbruzzese:

i giudici del Riesame hanno infatti accolto il ricorso formalizzato nel suo interesse dagli avvocati Filippo Cinnante e Mario Ruffolo, revocandogli la misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto da fine giugno. 

Ivan Abbruzzese è accusato di concorso in un’estorsione aggravata, assieme al ritenuto “reggente” della famiglia ‘ndranghetista degli zingari della frazione cassanese di Lauropoli, il 44enne Nicola Abbruzzese alias “Semiasse”, e a Leonardo detto “Nino” Abbruzzese, quest’ultimo sfuggito alla cattura il 30 giugno e attivamente ricercato dalle forze dell’ordine. redazione@altrepagine.it

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